Caso Guerrina Piscaglia, la difesa di padre Gratien annuncia ricorso al Cedu

Ci sono sviluppi nel caso Guerrina Piscaglia. La difesa di padre Graziano vuole portare il procedimento a Strasburgo davanti alla Corte Europea dei diritti dell'uomo.

Secondo l'avvocato di Gratien Alabi (questo il vero nome del religioso), il prete ha esternato la volontà di scrivere una lettera a papa Francesco per raccontargli tutta la verità sulla vicenda.

In una lettera scritta lo scorso 28 febbraio e affidata al suo legale, denuncia la giustizia italiana di essere stata razzista. "Non sono contro il popolo italiano - si legge nella missiva - ma è stato fatto razzismo nei miei confronti. Ho avuto da sempre tutte le testate giornalistiche contro. Mi hanno fatto un processo mediatico senza prove, rendendomi colpevole".

Il religioso congolese è stato condannato in via definitiva dalla Cassazione a venticinque anni di carcere per aver ucciso Guerrina Piscaglia e averne occultato il cadavere. Attualmente si trova nel carcere di Rebibbia e si proclama innocente. Il fatto è avvenuto a Ca'Raffaello (Badia Tedalda) nel maggio 2014 e si sospetta che tra i due ci fosse una relazione.

 



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