L'arcivescovo Benotto in Consiglio comunale, Conti: "Al lavoro per dare risposte alle fasce più deboli della popolazione"

L’intervento del sindaco di Pisa, Michele Conti, in Consiglio Comunale nell’occasione della visita pastorale dell’arcivescovo di Pisa, Giovanni Paolo Benotto.

«Eccellenza Reverendissima, come rappresentante della Comunità di Pisa, sono onorato e al tempo stesso emozionato nel darle il benvenuto in questa sede, nella quale i rappresentanti del popolo di Pisa si confrontano per cercare le soluzioni migliori per raggiungere il Bene comune.
Un percorso non sempre facile. Un percorso che va sempre e comunque seguito. Noi crediamo che esista un Bene Comune da perseguire.
Il bene comune di cui la politica è responsabile comprende la sfera “temporale”, cioè i beni connessi con la vita umana nel tempo.
Le realtà che vanno oltre il tempo e il luogo - in particolare le credenze religiose, il libero perseguimento della verità, i pensieri e la privacy dei cittadini - non rientrano nella competenza della politica, se non nella misura in cui hanno un legame con il perseguimento del bene comune temporale e l'osservanza delle giuste leggi che la società politica mette in atto in nome di tutti.
Al centro di ogni vita sociale c'è la persona umana: per gli aspetti fondamentali della propria natura, essa tende a orizzonti che vanno oltre il tempo e lo spazio.
Almeno sotto questi aspetti, la persona umana non può essere soggetta all'autorità del potere politico; che, d'altra parte, deve garantire le condizioni più favorevoli al pieno sviluppo delle persone, e della loro libertà intellettuale e spirituale.
Un anno fa ci siamo presentati con un programma semplice nel quale, oltre a impegni di merito, facevamo anche promesse di metodo, nell’interesse della comunità che siamo stati chiamati a governare, cioè quelli della Città di Pisa.
Ora, non senza difficoltà ma con impegno e dedizione, cerchiamo di procedere perseguendo una linea maestra e, al tempo stesso, di rispondere alle molte emergenze che di volta in volta sopravvengono.
Le nostre strade spesso si incrociano, Eccellenza, perché nella Vostra missione di Carità e di farsi carico dei più deboli, incontrate le nostre iniziative tese a contrastare il crescente fenomeno della povertà.
Il Comune di Pisa sta lavorando ad azioni concrete per dare risposte alle fasce più deboli della popolazione.
Cito alcuni esempi: le politiche per la casa; il contributo affitti; l’emergenza abitativa; il rafforzamento delle risorse per l’emergenza sfratti. Non ultimo, il progetto sul recupero del pane quotidiano che ha visto coinvolti cittadini e imprese sostenuti da questa Amministrazione per la creazione di una rete solidale.
E ancora: la prossima pubblicazione dei bandi per la lotta alla povertà; il sostegno alle persone in difficoltà; le priorità assegnate alle famiglie; il bonus maternità; il bonus bebé; il contributo al pagamento della tassa rifiuti per i nuclei familiari sotto soglia ISEE; il progetto “Housing first” rivolto a dare abitazioni ai senza tetto.
Noi pensiamo che il Bene Comune si persegua solo se si è in grado di ascoltare la Comunità e per questa ragione intendiamo sostenere e dare spazio all’associazionismo che a Pisa è straordinariamente numeroso e vitale.
Per ora procediamo a piccoli passi in questo settore così variegato, ma riceviamo tutti i giorni rappresentanti di molteplici associazioni che ci mettono a parte di problemi e di proposte che vengono dai cittadini nei più diversi ambiti.
La responsabilità che ho assunto, accettando l’incarico di Sindaco della città, mi porta, nella imprescindibile ricerca del Bene Comune, a considerare logiche che devono superare i meri aspetti della produttività, per aprirsi verso un orizzonte che privilegi sempre il rispetto e la dignità delle persone.
In questi momenti di grave crisi economica generalizzata occorre trovare e incoraggiare meccanismi di solidarietà sociale.
Una seria politica rivolta all’occupazione ci ha portato a stringere rapporti sempre più stretti con le varie associazioni delle categorie produttive, con l’intento di facilitare la creazione di nuovi posti di lavoro.
Eccellenza, se i giovani oggi esitano a formare una famiglia è soprattutto a causa di una forte incertezza per il loro futuro lavorativo. Pertanto, nei limiti del nostro mandato, tenteremo, quanto più possibile di incrementare l’occupazione. Per questo ci sforziamo di rendere la nostra città più bella e più sicura perché sia attrattiva e attiri turisti e investitori.
Siamo consapevoli che le risorse di cui disponiamo sono limitate perché il mondo in generale e il nostro paese in particolare stanno attraversando un periodo molto difficile, ma cecheremo di fare del nostro meglio, in primo luogo evitando gli inutili sprechi.
Ecco, questi temi ci avvicinano, Eccellenza, e su di essi troveremo, se lo vorrà, sinergie e intese.
Papa Francesco, nel suo discorso in occasione della 52° giornata della Pace, ha voluto ricordarci le Beatitudini del politico:
“Beato il politico che ha un’alta consapevolezza e una profonda coscienza del suo ruolo.
Beato il politico la cui persona rispecchia la credibilità.
Beato il politico che lavora per il bene comune e non per il proprio interesse.
Beato il politico che si mantiene fedelmente coerente.
Beato il politico che realizza l’unità.
Beato il politico che è impegnato nella realizzazione di un cambiamento radicale.
Beato il politico che sa ascoltare.
Beato il politico che non ha paura”.
Si tratta di una bella guida, alla quale, laicamente, tutti noi possiamo aderire.
La ringrazio ancora, Eccellenza, per averci voluti onorare con la sua presenza.

Fonte: Comune di Pisa - Ufficio stampa



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