Furbetti del caffe, presentati i ricorsi contro la sospensione dei dipendenti comunali

Sono stati depositati presso l'Ispettorato del lavoro provinciale e notificati al Comune di Santa Maria a Monte i ricorsi ai provvedimenti disciplinari inflitti ai cosiddetti “furbetti del caffè” dell’ente

La vicenda balzata alla cronaca nell'ottobre 2018 a seguito di un esposto di un cittadino, ha colpito 10 dipendenti del Comune di Santa Maria a Monte con la sospensione dal lavoro senza retribuzione fino a 10 giorni per alcuni di loro.

Il legale individuato dalla Funzione Pubblica CGIL PISA ha chiesto l'annullamento delle sanzioni disciplinari inflitte con restituzione delle somme trattenute a titolo di sospensione dal servizio per gravi vizi formali.

In sostanza rileva che, il responsabile dell’ufficio provvedimenti disciplinari che ha provveduto all’emissione dell’atto ha sanzionato i dipendenti con una normativa che non era applicabile a quel caso di infrazione, non ha rispettato i termini previsti dalla norma stessa ed inoltre il ruolo risulta incompatibile; possiamo a questo punto dire che i dubbi che inizialmente avevamo espresso sulla nullità dell’atto sono supportati anche dalla giurisprudenza.

Situazione ancora più grave che va oltre l’aspetto meramente legale, sarebbe invece quella per cui parrebbe che dalle telecamere presenti nel palazzo comunale nel periodo in cui sono stati comminati i provvedimenti (marzo-aprile 2017) emergerebbe che le persone che si sono allontanate dal palazzo comunale senza smarcare il badge sarebbe ben più dei 10 segnalati ma si potrebbe affermare che era quasi la totalità dei dipendenti con l’aggravante della presenza dei responsabili dei servizi.

A questo punto verrebbe da pensare che le pause caffè avvenissero alla “luce del sole” ed erano ben note e tollerate sia dai responsabili che invece avrebbero avuto il dovere di far rispettare la normativa, sia dai politici che ogni giorno vivono il palazzo comunale.

Ci chiediamo allora, se quanto sopra fosse confermato, perchè non si sono presi provvedimenti nei confronti di tutti coloro che hanno effettivamente sbagliato ma invece si è sanzionato solo qualcuno? La legge è uguale per tutti e non esistono sanzioni “ad personam” .

La giustizia farà il suo corso com’è giusto che sia e confidiamo che venga alla luce quanto davvero accaduto; se poi ci saranno dei soggetti all’interno dell’Ente (responsabili, amministratori) che sapevano e volutamente non hanno agito favorendo se stessi o qualcuno a discapito di altri, è giusto che si prendano le proprie responsabilità e paghino nelle forme e nei modi previsti dalla normativa.

Fonte: Funzionario Provincialele FP CGIL PISA



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