Leu Smam sui furbetti del cartellino a Santa Maria a Monte

Su questo argomento eravamo già intervenuti e avevamo concluso con le seguenti parole:

"A chi ha già emesso la sentenza in pubblica piazza e ha già stilato, in una lista, il costo dei dieci caffè diciamo che i conti si fanno alla fine, e in una storia ignobile come questa tutti avranno perso ma per primi a perdere saremo, ancora una volta, noi cittadini e le istituzioni che dovremmo invece difendere"

Se, e sottolineiamo se: quello che emerge dall’analisi degli atti e dei filmati; quello che dice la CGIL fosse vero ci troviamo al teatrino della politica che più bastona i dipendenti più pensa di ricevere consenso; se inoltre questa azione fosse servita anche a liberarsi dei dipendenti, poco graditi, sarebbe ancora più grave.

È giusto che su questo caso la giustizia faccia il suo corso e chi sbaglia paghi ma all’amministrazione diciamo:

- in primo luogo che faccia definitivamente chiarezza circa quanto affermato nel ricorso; questo, al di là della giustizia, per dovere di trasparenza verso i propri cittadini che dovranno contribuire al costo degli avvocati incaricati per difendere il comune da queste vertenze;

- in secondo luogo, se fossero veramente coinvolti altri dipendenti, che spieghi perché non si è proceduto con tutti, applicando le medesime sanzioni, oppure con nessuno, visto che come già ricordato la procura aveva rilevato l’inconsistenza dei rilievi verificati.

Alla luce di questa “piccola storia ignobile” che investe il nostro comune e lo mette in cattiva luce di fronte al resto del mondo pensiamo che i cittadini una risposta di natura politica, in questo senso se la meritino e che anche la categoria del pubblico impiego non si meriti tutto questo fango addosso, dato che troppo spesso, per pochi dipendenti che non fanno bene il proprio lavoro, rischiano di rimetterci tutti.

Fonte: Liberi e Uguali Santa Maria a Monte



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