Ampio catalogo della lirica donato da Giorgio Manetti alla biblioteca di San Casciano

Marco Rossetti, bibliotecario San Casciano Val di Pesa

 

Ci sono il cuore e la passione per i libri e l’opera lirica nella monumentale collezione che Giorgio Manetti, nato a San Pancrazio e scomparso lo scorso anno all’età di 82 anni, ha lasciato in eredità all’amministrazione comunale di San Casciano. Una donazione di enormi proporzioni, da sfogliare e ascoltare, costituita da migliaia di documenti tra monografie, guide, saggi di storia, cd e dischi in vinile. Spiccano, come e proprie rarità, i long playing in 33 giri delle prime registrazioni audio del ventesimo secolo. Sono alcune delle più note opere interpretate dai mostri sacri del mondo lirico internazionale dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri. Di Maria Callas, Aureliano Pertile, Enrico Caruso, Renata Tebaldi, Giovanni Martinelli, Luciano Pavarotti, Josè Carreras e tanti altri celebri soprani e tenori Giorgio Manetti collezionava le voci, le arie e le opere complete che hanno segnato la storia della lirica internazionale.

Giuseppe Verdi era il suo compositore preferito. A testimoniarlo è un tesoro musicale conservato negli anni dal melomane che racchiude, ad esempio, tutte le incisioni della Traviata, interpretata dalla Callas e dalla Tebaldi. “Grazie a questa importante donazione che per il Comune di San Casciano rappresenta un patrimonio di incredibile valore – dichiara il responsabile dell’ufficio Cultura Leonardo Baldini – creeremo una sezione musicale inedita nei nuovi spazi della biblioteca, un investimento di circa un milione di euro, frutto dell’opera di restyling e ampliamento in corso di realizzazione”. Nella biblioteca rinnovata il Comune aprirà un fondo dedicato a Giorgio Manetti con la possibilità di ascoltare i dischi più datati direttamente nella sede della biblioteca e acquisire conoscenze specifiche sul percorso evolutivo che ha interessato l’opera lirica a cavallo tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo.

Giorgio Manetti, bibliofilo e volontario storico, era conosciuto da tutti a San Casciano per le tante passioni che nutriva anche in età avanzata. Sempre con i bagagli in mano, era un incallito viaggiatore, alla scoperta delle culture e delle tradizioni del mondo, innamorato dei patrimoni linguistici e letterari di paesi vicini e lontani. “Amava la geografia e la storia, oltre alla musica sinfonica e alla lirica - precisa il bibliotecario Marco Rossetti che conosceva Manetti da anni e ne apprezzava profondamente lo spirito volontario – era un cultore del libro, come oggetto e simbolo di conoscenza, aveva lavorato per tanti anni presso le Officine Tipografiche Stianti e considerava la propria occupazione, impiegato nel ruolo di compositore della pagina e dei volumi da stampare, un privilegio e un’opportunità lavorativa e culturale che lo portava ad una crescita personale. Il dono che ha impreziosito il patrimonio della nostra biblioteca sarà per tutti un’occasione di approfondimento e conoscenza di testimonianze rarissime che rivelano l’amore italiano per il Belcanto”. La collezione che Giorgio Manetti ha donato al Comune di San Casciano comprende anche una collana di fumetti storici degli anni ’50.

Fonte: Ufficio stampa associato del Chianti Fiorentino



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