Bar e spogliatoi sequestrati al Maroccone: sono abusivi

Il personale del Nucleo Operativo Polizia Ambientale (N.O.P.A.) della Guardia Costiera di Livorno ha eseguito il sequestro preventivo di manufatti abusivi realizzati in aree di pregio naturalistico sottoposte a vincolo paesaggistico ambientale ed idrogeologico, in esecuzione di un Decreto emesso dal GIP del Tribunale di Livorno su richiesta della Procura della Repubblica.
In particolare sono stati sequestrati 5 manufatti in legno e muratura adibiti a cabine spogliatoio, servizi igienici, bar, magazzino, docce.

L’attività delegata dall’Autorità Giudiziaria, è il frutto degli accertamenti sul territorio svolti da personale militare dedicato alla tutela ambientale dell’ambito marino costiero, che in questo caso hanno evidenziato la realizzazione di manufatti senza le previste autorizzazioni, edilizie, paesaggistiche e demaniali, sul litorale sud del Comune di Livorno in località Maroccone sulla spiaggia del Boccale.

Sono molteplici le attività condotte dai militari del N.O.P.A. a tutela dell’ambiente con particolare riferimento alla gestione dei rifiuti, agli scarichi idrici ed ai fenomeni di inquinamento, ambiti nei quali sono in corso alcune indagini significative dirette dalla Procura Livornese.

Solo negli ultimi giorni sono stati accertati svariati reati ambientali, fra i quali si segnalano:
- l’accertamento di uno scarico di acque reflue industriali senza autorizzazione in aree sottoposte a tutela all’interno del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano;
- due denunce per occupazione abusiva di aree demaniali marittime, di cui una in ambito portuale con annesso abbandono di rifiuti e l’altra per opere abusive realizzate in aree sottoposte a vincolo monumentale (Fossi cittadini), che sono state sequestrate;
- la segnalazione per reati ambientali accertati in una area adibita a ricovero di imbarcazioni con lavorazioni inquinanti svolte in totale assenza di autorizzazione e di presidi ambientali.

Le attività di controllo ambientale della Guardia Costiera sono inquadrate nel più ampio contesto delle attività di polizia rientranti nel “Piano di rilancio strategia ambientale”, approvate dal Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, con il quale sono state consolidate le linee operative della funzione di vigilanza in materia ambientale attribuita al Corpo delle Capitanerie di porto-Guardia Costiera dal Testo Unico Ambientale e dalle altre Leggi speciali.

Fonte: Guardia costiera di Livorno



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