Il brigantino 'Florette' torna a casa: modellino in esposizione al Museo Remiero di Limite

Per la prima volta a Limite sull’Arno, il paese remiero, passa il Giro d’Italia. In questa occasione eccezionale, a futura memoria, anche il Museo Remiero della cantieristica e del canottaggio “Mario Pucci” ha voluto dare il suo contributo mettendo in mostra per i propri visitatori un pezzo eccezionale.

La storia in questione inizia nel 1922, anni complicati e difficili per l’Italia intera e anche per Limite sull’Arno. Proprio nel 1922 finirà, a causa dell’ostilità del partito fascista, una impresa importante nella cantieristica navale limitese, quella della Cooperativa Carpentieri e Affini fondata da maestri d’ascia limitesi nel 1909 e che poi rivivrà nel dopoguerra con la nuova Cooperativa Artieri.

In quello stesso anno il Cantiere Navale Picchiotti produsse un navicello di quasi ventitrè metri, un cutter, una goletta a gabbiole e quattro brigantini goletta, e proprio tra questi quattro brigantini c’è quello che ci interessa.

Il Brigantino Goletta Florette fu prodotto per l’armatore Telaro di Marina di Carrara che gestiva una flotta di navi per il commercio del marmo, una sorte comune a molte delle produzioni dei cantieri Picchiotti.

Giovanni Telaro, che lavorò sulla nave fin da ragazzo, divenne capitano all’età di 21 anni, e ne fu proprietario e vi navigò fino a quando si ritirò nel 1967. In quel momento, la Florette aveva già alle spalle quarantacinque anni di onorato servizio tra il mar Tirreno e il Mediterraneo.

Nel 1968 vi fu una svolta inaspettata per la nave. Fu acquistata infatti da un armatore tedesco che la riconvertì in yacht e ne restò proprietario fino al 1971, finché un nuovo armatore, Ron Haynes Senior, nel 1979 iniziò ad utilizzarla per crociere di una o due settimane e oggi il figlio e capitano Rony Haynes continua l’attività del padre tra Malta e le Isole Eolie.

La Florette, dunque, è ancora in navigazione dopo quasi cento anni; è una barca di dimensioni notevoli, un due alberi che prevedeva almeno sei uomini di equipaggio, e fu varata in Arno, a poca distanza dall’attuale sede del Museo e sede storica della Canottieri Limite AsD 1861.

Grazie alla disponibilità del bravissimo modellista navale Ivano Bettini che proprio per il Capitano Ronny Haynes ha riprodotto in scala 1:15 il brigantino, la Florette potrà tornare a casa per un periodo di esposizione presso il Museo Remiero. Il Museo ha deciso di inaugurare questa esposizione proprio in coincidenza con il passaggio della corsa rosa, come omaggio al Giro ciclistico d’Italia.

Il cantiere Costruzioni Navali Salani, l’ultimo cantiere rimasto ancora nella sede storica limitese, curerà il trasferimento del Brigantino Goletta Florette: “The last of her kind” l’ultimo della sua specie.

 

Fonte: useo remiero della cantieristica e del canottaggio "Mario Pucci" di Limite sull'Arno



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