Un nuovo sguardo sulla pittura di Leonardo, Vezzosi lancia il suo libro a Roma

Mercoledì 15 maggio 2019 alle ore 17, nella Sala Pietro da Cortona dei Musei Capitolini (P.za del Campidoglio 1) a Roma, sarà presentato il volume di Alessandro Vezzosi, Leonardo. La pittura: un nuovo sguardo, pubblicato inizialmente in Italia dalla casa editrice Giunti di Firenze, e già tradotto e pubblicato in francese, tedesco e inglese. I libri di Alessandro Vezzosi sono stati pubblicati da editori di Paesi diversi in 18 lingue.

Negli ultimi quarant’anni l’opera di Leonardo Da Vinci è stata sottoposta a studi, restauri, indagini, analisi, interpretazioni. Questo libro mette ordine in una materia vasta e complessa, distingue le reali acquisizioni scientifiche o storiche da quanto di fantasioso da quanto è stato detto e scritto a proposito dell’artista e del suo mondo, fa chiarezza su tutto quel che di nuovo sappiamo oggi sulla pittura di Leonardo: attribuzioni, bizzarrie, teorie, simbologie.

Si tratta di un volume con notizie e interpretazioni storico-critiche sorprendenti anche su dipinti ormai celeberrimi: dalla Gioconda al San Giovanni Battista, fino al discusso Salvator Mundi e altre problematiche quali Leda col cigno e la Gioconda nuda. Interverranno Sergio Guarino e Marina Mattei, curatori dei Musei Capitolini, la storica dell’arte Gloria Fossi e Claudio Strinati, già Soprintendente del Polo museale romano.

“Il volume si presenta sontuoso nella grafica quanto sostanzioso e per molti versi originale nei contenuti aggiornatissimi e nel metodo. Anche in questo caso, come sempre quando si indaghi con rigore sull’artista-scienziato, vengono coinvolte, anche se indirettamente, altre discipline, soprattutto il disegno. E bene fa l’autore a chiarire fin dalle prime battute il motivo per cui di Leonardo si conoscano così pochi dipinti, la cui gestazione si trascinò spesso a lungo, anche anni, In qualche modo ci pare venga così ridimensionato il luogo comune, tramandato da Vasari, che passasse da un lavoro all’altro, da una disciplina all’altra, perché distratto dai troppi interessi. In realtà, spiega Vezzosi, Leonardo “finalizzava la sua pittura al percorso creativo di un’arte estrema: opere d’arte totale che tendono progressivamente alla perfezione”.

Meglio di così non si poteva sintetizzare una pratica tanto dibattuta e complessa nel percorso creativo di Leonardo. Il libro prosegue con un metodo serrato, coadiuvato da un apparato iconografico sorprendente, comprese macrofotografie delle impronte digitali, giacché Leonardo rifiniva talvolta la sua pittura con sfumature ottenute con piccoli tocchi di polpastrello. Le due sezioni del volume affrontano l’una le tematiche più dibattute, l’altra le questioni relative a ciascuna opera. Si chiariscono e dibattono infiniti punti finora oscuri, anche sulla scorta di documenti inediti, e si aprono, come Vezzosi stesso ben spiega, infiniti altri dubbi. Su Leonardo non si smetterà mai d’indagare, e se il libro segna una tappa importante per la critica, ha pure il merito di rivolgersi anche, con chiarezza, ai non specialisti”. (Gloria Fossi)

Fonte: Ufficio stampa



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