Montelupo, rinnovato consiglio direttivo della Pubblica Assistenza

Rinnovato il consiglio direttivo della Pubblica Assistenza Montelupo Fiorentino. La nuova consiliatura rimarrà in carica per cinque anni.

Confermato Dino Cei Presidente e Monia Corsinovi vicepresidente. Gli altri consiglieri sono: David Irdani, Mauro Pisi, Marzia Ferretti, Giuliano Bruni, Fabio Baldaccini e Alessandro Rabbiti. Cristina Fanfani sarà invece la responsabile per il doposcuola Pomerigginsieme.

Rinnovato anche il collegio dei probiviri, con Giancarlo De Lucia, Fabio Verdiani e Salvatore Bianchi, con supplenti Alfredo Bedogni e Stefano Balestri.

Sono state inoltre approvate alcune modifiche allo statuto, per modernizzare l’associazione e renderla all’avanguardia nell’intercettare i bisogni della società, che richiedono un continuo aggiornamento.

L’obiettivo di questa riorganizzazione, che ha visto anche la nascita di comitati composti da volontari per la gestione delle varie attività dell’associazione, è quello di mettere sempre più in mano ai volontari la vita della Pubblica Assistenza Montelupo Fiorentino.

Questo perché i volontari, che ogni giorno sono presenti in associazione, rappresentano il vero cuore pulsante della Pubblica Assistenza, e meglio di chiunque altro possono rappresentare e gestire ciò che avviene al suo interno. L’obiettivo in questi cinque anni, è fare in modo che l’associazione diventi in grado di crescere e gestirsi grazie alle persone che la compongono, indipendentemente da chi saranno i consiglieri del futuro che, lo ricordiamo, sono anch’essi volontari.

Un processo, quello di avvicinamento tra corpo dirigente e volontari operativi, che si sta già concretizzando e sta portando risultati. I numeri lo dimostrano: dal 2018, i volontari della Pubblica Assistenza Montelupo sono infatti cresciuti del 15%.

“Avere una gestione che si regga sulle persone è fondamentale per un’associazione che voglia affrontare le sfide che ci si presentano”, è il commento del presidente Dino Cei, “e ritengo che, mai come oggi, sia importante ribadire i nostri principi inderogabili anche e soprattutto a chi, a livello politico, ci osteggia continuamente. Un'associazione come la nostra può esistere solo se si mette a disposizione di tutta la popolazione, dando una mano a chiunque creda che il servizio che svolgiamo sia indispensabile per la popolazione. D’altra parte, ormai, siamo noi l’ultimo presidio di un sistema sociale che diventerà sempre più importante negli anni e che lo stato non è in grado di sostenere da solo. Chiunque riconosca tutto questo e il nostro ruolo a sostegno della democraticità in Italia, eliminando anche qualche mela marcia, che indubbiamente nell’associazionismo c’è, è dalla nostra parte. Chiunque voglia fare di tutta l’erba un fascio, e ci attacca continuamente e indiscriminatamente, non potrà mai ottenere il nostro appoggio”.

Fonte: Ufficio Stampa



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