Piaggio, incontro con i sindacati: "Proprietà non disponibile per nuovi contratti a tempo indeterminato"

Il 13 Maggio le segreterie provinciali di FIM, FIOM, UILM, USB e UGLM congiuntamente a una delegazione della RSU si sono incontrate con la direzione aziendale Piaggio al fine di definire un nuovo accordo per una riduzione collettiva del personale (mobilità volontaria incentivata) e la conseguente trasformazione di contratti part time verticali a full time in proporzione da definire rispetto al numero dei dipendenti che aderiranno alla mobilità volontaria.

Nel corso della riunione la delegazione sindacale ha fatto presente che rimane in attesa di soluzione la situazione dei lavoratori facenti parte del cosiddetto “bacino” dell’accordo del 2009 che non sono stati richiamati al lavoro con contratto a tempo determinato per il picco produttivo.

La delegazione sindacale, pur riconoscendo che le cause di questo problema non sono solo da attribuirsi all’azienda ma bensì al recente cambio legislativo che con il decreto 87/2018 (decreto dignità) poi convertito con la legge 96 del 9/9/18 ha di fatto reso impossibile l’ingresso in azienda di questi lavoratori se non con un contratto di assunzione a tempo indeterminato, ha chiesto di poter avviare una discussione al fine di trovare una soluzione sostenibile per tutti coloro che sono ingiustamente rimasti fuori dal processo produttivo.

La delegazione sindacale ha proposto all’azienda che vista l'indisponibilità di accelerare il processo di stabilizzazione nell’ambito dell’accordo sulla mobilità volontaria con la conseguente trasformazione dei part time verticali in full time venisse inserita anche una norma secondo la quale ad ogni due uscite per mobilità corrispondano una trasformazione di part time verticale e una nuova assunzione, sempre a part time verticale, attingendo dal bacino, fino ad esaurimento.

La direzione aziendale pur confermando gli impegni per un eventuale accordo sulla mobilità volontaria e la trasformazione dei part time verticale si è detta assolutamente non disponibile a nuove assunzioni a tempo indeterminato.

La delegazione sindacale prendendo atto dell’indisponibilità dell’azienda ha interrotto l'incontro, ha stabilito di riunire celermente la RSU al fine di mettere in campo iniziative e di portare la discussione dentro ogni tavolo di trattativa, al fine di trovare una soluzione positiva per tutti quei lavoratori part time verticale in attesa del passaggio a full time e per quelli attualmente rimasti fuori dall’azienda.

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