Tommy Mazzanti dell'Antico Vinaio nuovo presidente dei Giovani Imprenditori fiorentini del terziario

Talk show con Tommaso Mazzanti titolare dell'Antico Vinaio foto Marco Mori /New Press Photo

La storia di Tommaso Mazzanti ha fatto il pieno ieri (giovedì 27 giugno) a Palazzo Pucci, decretando il successo del primo appuntamento di “Firenze Cambia”, ciclo di incontri dedicato alle eccellenze dell’imprenditoria fiorentina “under 40”, che per l’esordio ha visto sotto i riflettori il proprietario dell’Antico Vinaio, giovane imprenditore di successo in tutto il mondo. “Educazione, rispetto, sorriso e ‘roba bona’, queste sono le quattro cose su cui si basa la nostra filosofia. Devo tanto del mio saper fare al babbo, è lui che mi ha insegnato a stare al pubblico. I gigli di Firenze a New York sono stati un’emozione indescrivibile così come la gente che recita il motto ‘Bada come la fuma’. I social l’arma vincente”. È stato il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni a moderare la serata insieme alla giornalista de La Nazione Rossella Conte, alla presenza del presidente di Confcommercio Firenze Aldo Cursano; ospiti d’eccezione Mirko, Lalli founder e CEO di “Travel Appeal”, e Marco Stabile, neo presidente dell’Associazione Ristoratori della provincia di Firenze nonché chef stellato dell’Ora d’Aria di Firenze.

Tommaso Mazzanti, titolare dell’Antico Vinaio di via dei Neri, è il nuovo presidente dei Giovani Imprenditori fiorentini del Terziario. La sua nomina per acclamazione è avvenuta ieri (giovedì 27 giugno) a Firenze al termine dell’incontro che ha visto sotto i riflettori proprio il giovane titolare dell’Antico Vinaio di via dei Neri per il primo appuntamento di “Firenze Cambia”, il ciclo di incontri con le eccellenze dell’imprenditoria giovanile fiorentina ideato dalla Confcommercio.

“Dieci anni fa mi davano del bischero, ora mi chiamano fenomeno”, ha esordito Tommaso Mazzanti con la sua inconfondibile ironia fiorentina. Ad ascoltarlo tra gli affreschi della grande sala di Palazzo Pucci erano presenti oltre centocinquanta persone, tra imprenditori e semplici curiosi, attirati dal “fenomeno social” del momento, conosciuto a Firenze per la sua schiacciata accompagnata da un buon bicchiere di vino, da poco approdata persino a New York. “Abbiamo voluto fortemente Tommaso Mazzanti al primo appuntamento di “Firenze Cambia” – ha spiegato il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni, ideatore della serata, che ha moderato insieme alla giornalista de La Nazione Rossella Conte – questo ragazzo rappresenta per la categoria un modello di imprenditoria giovanile che unisce l’utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione ai sani principi di bottega e del saper fare con la gente”. A fare gli onori di casa anche il presidente di Confcommercio Firenze Aldo Cursano.

Gli applausi non sono mancati già dalle prime battute di Tommaso Mazzanti, che è partito dalle basi del suo straordinario percorso: “Il babbo è stata una figura fondamentale fin dall’inizio del mio percorso, perché mi ha insegnato a stare al pubblico – ha sottolineato - Ho sempre rubato con gli occhi ogni suo modo di fare, soprattutto la battuta e il modo di porsi con la gente a partire dallo ‘ciao belli’, ‘ciao cara’, ‘icchettifò’. Fai un sorriso in più al cliente, non gli dare il panino girato con la testa dall’altra parte, guardalo negli occhi: questi sono stati piccoli grandi consigli che poi ho trasmesso ai ragazzi che lavorano con me. Educazione, rispetto, sorriso e ‘roba bona’, queste sono le quattro cose su cui si basa la nostra filosofia”.

Sul tipo di comunicazione utilizzata dall’Antico Vinaio non ci sono dubbi: “Oggi per me il mezzo di comunicazione più utilizzato è Instagram, anche se la mia visibilità arriva da Facebook, social che ho aperto dieci anni fa. I nuovi strumenti mi hanno aiutato anche a risolvere dei ‘problemi’: tanti lavoratori fiorentini, infatti, non riuscivano a mangiare i miei panini per la troppa fila fuori dalla bottega e la pausa pranzo corta; in pratica erano tutti clienti persi, con l’aggravante che erano miei concittadini. Allora ci siamo appoggiati ad un portale di consegne a domicilio e ora facciamo così tanti ordini da superare su Firenze anche i numeri di un noto fastfood internazionale.

“La cosa che più mi ha dato soddisfazione a New York? Vedere i gigli di Firenze nella porta di ingresso del locale, insieme al piccolo trafiletto uscito nel New York Time. Sono state per me emozioni indescrivibili. Il motto ‘bada come la fuma’ ormai lo conoscono anche in America. È un modo di dire fiorentino che trasmette un piccolissimo valore del mio dialetto e in cui la gente si riconosce nel mio locale. Quando me lo dicono col panino in mano è un piacere immenso, mi arrivano video anche dall’Uruguay ”.

A dare man forte a Tommasso Mazzanti nel racconto della sua “experience” anche Mirko Lalli, founder e CEO di “Travel Appeal”, azienda innovativa che lavora sui “big data” per il turismo, che ha analizzato il caso di successo dal un punto di vista dei numeri, degli accessi e delle recensioni: “Il food oggi è la prima esperienza richiesta da chi viaggia e di conseguenza il tipo di servizio che offri. L’elemento segreto di Tommaso, non a caso, è la passione, il rapporto interpersonale e l’empatia: questo è esattamente quello che vogliono i turisti. La classifica dell’ultimo anno dei ristoranti fiorentini ordinati per recensioni vede l’Antico Vinaio in testa a quota 10.473 con un 90% di ‘soddisfazione’, dove la parola più usata dagli utenti per indicare il loro indice di gradimento è ‘servizio’. L’impatto dell’Antico Vinaio nella sua strada e in quelle limitrofe è impressionante”.

Non è mancato l’intervento del neo presidente dell’Associazione Ristoratori della provincia di Firenze Marco Stabile, chef stellato dell’Ora d’Aria di Firenze: “Lo streetfood, così come i mercati, sono le espressioni del popolo ed è la prima cosa che vado a provare quando giro per il mondo. È l’espressione più vera di una città, è la cultura di quel posto. Per raccontare quello che facciamo nel nostro lavoro l’utilizzo dei social è diventato fondamentale, pubblicare foto e raccontarci ormai fa parte del mestiere. Anche io uso Instagram e da lì ricondivido post e immagini su Facebook e Twitter”.

La serata ha offerto dunque molti spunti per chi è alla ricerca di un modo nuovo per fare impresa e stare al pubblico, anche in settori considerati per certi versi “maturi” come la ristorazione, dove sembra che tutto sia già stato inventato mentre invece si può ancora dire molto. Di sicuro, per i giovani imprenditori del terziario fiorentino il neopresidente Tommaso Mazzanti, con la sua semplicità e il suo guizzo di genio, può essere un ottimo esempio da seguire.

Fonte: Confcommercio Firenze



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