Nel Gran Teatro in riva al lago la prima di Turandot

Sabato 13 luglio nel Gran Teatro in riva al lago la prima di Turandot, la gelida principessa sarà Amarilli Nizza al suo debutto nel ruolo.

Il regista Giandomenico Vaccari prova a risolvere i misteriosi enigmi che si celano dietro il capolavoro incompiuto di Giacomo Puccini.

Sarà il tenore Amadi Lagha ad interpretare il Nessun Dorma, mentre nei panni di Liù la prima volta di Valeria Sepe a Torre del Lago.

Sul podio di Orchestra e Coro del Festival Puccini il maestro Marcello Mottadelli.

Il capolavoro incompiuto del teatro musicale del ‘900 Turandot sarà in scena nell’allestimento di Ezio Frigerio. Una produzione del Festival Puccini tra le più apprezzate del Festival dominato dalle  maestose e possenti mura della città proibita e con   scene  che  richiamano lo stile liberty di Viareggio, come la suggestiva vetrata  che fa  da sfondo al trono   imperiale.  Una produzione molto apprezzata,  grazie anche ai bellissimi e  sontuosi costumi di Franca Squarciapino affidata alla maestria diGiandomenico Vaccari che  allestisce uno spettacolo in cui prova a risolvere i misteri che si celano dietro il  capolavoro incompiuto di Puccini.

Le voci protagoniste: nel ruolo del titolo Amarilli Nizza, già Premio Puccini e  al suo debutto nel ruolo “ Puccini è stato l’autore che ha  segnato gli inizi della mia carriera -ama dire Amarilli- . La Butterfly il mio esordio assoluto sulle scene a cui poi sono seguite La Bohème e Suor Angelica . Turandot è uno di quei ruoli che fanno tremare i polsi. Innanzitutto la tessitura vocale è estrema, impervia, tagliente. Poi  il personaggio è crudele, freddo, sanguinario. Caratteristiche che non riscuotono certo i favori del pubblico che immancabilmente fa il tifo per Liu’, dolce, buona, coraggiosa. Turandot è arroccata nel potere, nella sua arroganza data da una condizione di privilegio, ricchezza e nobiltà e’ prepotente, vile, ingiusta . Con il regista Vaccari abbiamo lavorato molto proprio sulla motivazione che spinge Turandot nel finale Alfano nelle braccia di CalafLiù sarà interpretata da Valeria Sepe mentre nei panni  del  Principe Calaf, un beniamino del pubblico di Torre del Lago il tenore Amadi Lagha  sul podio dell’Orchestra e del Coro del Festival Puccini, il maestro  Marcello Mottadelli.  Completano il castTimur, George Andguladze, Ping  Luca Bruno, Pang  Marco Voleri, Pong  Tiziano Barontini,L’imperatore Altoum, Alberto Petricca, Un Mandarino  Claudio Ottino, I Ancella Micaela Sarah D’Alessandro, II Ancella Anna Russo. Assistente alla regia Luca Ramacciotti, Disegno luci Nino Napoletano Coreografie Cristina Gaeta. Orchestra e Coro del Festival Puccini, Maestro del CoroRoberto Ardigò, Coro delle voci bianche del Festival Puccini, Maestro del Coro delle voci bianche Viviana Apicella.

Fonte: Puccini Festival



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