
Stavolta si sale di livello, siamo al piano di sopra. La politica degli eventi portata avanti dalla giunta Barnini tocca stasera il punto forse più alto con il quarto appuntamento di 'Opera in piazza'. Alle 21.15, nel cuore della città, piazza Farinata, andrà in scena la Traviata, opera di Verdi che è forse la più popolare e conosciuta anche dai non addetti ai lavori. Organizzata dal Centro studi musicali Ferruccio Busoni, patrocinata dal Comune, si avvale della consulenza di Lorenzo Ancillotti che ripercorre la nascita e lo sviluppo di questa iniziativa.
"Siamo arrivati al quarto anno di vita - attacca - negli anni precedenti piazza Farinata ha ospitato Rigoletto, Tosca e Barbiere di Siviglia e devo dire che le cose sono sempre andate benissimo vista la risposta della gente".
Come nasce questa iniziativa?
"Opera in piazza vede la luce per un'idea della sindaca. Nel 2016, 150° anniversario della nascita di Busoni, Brenda Barnini lanciò questa proposta e, nel giro di tre settimane, portammo in piazza Rigoletto. Già in quella prima edizione facemmo il tutto esaurito ed anche quelle successive ebbero analogo successo".
Tutto esaurito anche per la Traviata?
"Sì, i biglietti sono 497 e sono già stati venduti tutti da diversi giorni".
Perchè la Traviata?
"Fino ad oggi i titoli li ho scelti tutti io e, se devo essere onesto, al di là dell'importanza e della fama che questa opera ha, finora non l'avevamo mai fatta. Temevo infatti che, dal momento che è molto popolare, rischiasse forse di annoiare non riscuotendo il gradimento del pubblico. Un dubbio che si è sciolto subito visto che, ancora una volta, siamo al tutto esaurito".
E' un impegno difficile?
"Decisamente. Prima di tutto dal punto di vista economico, anche perchè abbiamo sempre cercato di mantenere i prezzi popolari. E questo è possibile solo grazie all'impegno di sponsor privati e pubblici senza i quali non ci saremmo riusciti. Poi c'è tutta la parte organizzativa, con alle spalle la garanzia del Centro Studi musicali Ferruccio Busoni e, come sempre, l'impegno di tutti. Per capirci, solitamente la mattina all'alba io e Stefano Donati siamo in piazza a sistemare le sedie. Alla fine, comunque, ciò che conta è che tutto vada bene e gli empolesi possano passare una bella serata".
Oltre a voi, quanta Empoli c'è in questa Traviata?
"Direi tanta Empoli, la Corale Santa Cecilia diretta dal maestro Simone Faraoni, il baritono Franco Rossi che interpreterà Giorgio Germon, la soprano Maila Fulignati che sarà Annina ed il mezzo soprano Margherita Tani nel ruolo di Flora. Per il resto, non empolese, la regia è di Guido Zamara, il Maestro direttore e concertatore è Roberto Guanola mentre l'Orchestra è quella Sinfonica Città di Grosseto".
Il centro di Empoli ospita tanti eventi, ma si può dire che stavolta il livello si alza?
"Sì, si tratta di un grande evento culturale nel luogo più importante della nostra città. L’obiettivo di Opera in Piazza è quello di stimolare la cittadinanza a riappropriarsi di un valore che ha caratterizzato la storia empolese e si prefigge di rinnovare e confermare una tradizione di ampia divulgazione della cultura musicale. Il posto fa poi il resto".
E il prossimo anno?
"Il tempo per pensarci non manca, ma si festeggia il 250° della nascita di Beethoven e quindi da questo potremmo prendere lo spunto".
Intanto si apre il sipario, in piazza Farinata è l'ora della Traviata. "Libiamo, libiamo ne' lieti calici, che la belleza infiora. E la fuggevol ora s'inebrii. A voluttà. Libiamo ne'dolci fremiti"
Marco Mainardi
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