"Latrine sulle sponde del Lavello", l'assessore denuncia

Non si fermano le polemiche sul Lavello. Dopo i frigoriferi abbandonati da qualche incivile, ecco comparire una catasta di ingombranti, a questa si somma una vera e propria latrina nel canneto sulla sponda massese del torrente. A denunciare l'ennesima situazione di degrado è l'assessore massese Veronica Ravagli, contattata da alcuni cittadini e giunta ieri sul posto per verificare lo stato del fosso.

“Quello che accade sulle sponde del Lavello è l'ennesima vergogna: una discarica a cielo aperto pendente sull’argine lato Carrara fatta di materassi, mobili sfasciati, taniche ed elettrodomestici smontati, che da un momento all'altro potrebbero precipitare nel corso d'acqua – dice l'assessore – il tutto nella zona adiacente al famigerato campo rom”.

“È inaccettabile che un corso d'acqua con già tante problematiche venga ulteriormente aggravato per colpa di alcuni incivili che non definirei persone ma bestie, per il loro comportamento ignobile. Oltre ad essere fuori legge e creare un potenziale rischio idraulico oltre che un danno ambientale, questa situazione va ad inficiare il delicato e fragile ecosistema di quel fosso”.

“Come se non bastasse invece, le sponde massesi del fosso, vengono utilizzate come latrina a cielo aperto: a dimostrarlo i numerosi residui di escrementi e carta igienica presenti sulla passeggiata lungo l'argine lato Massa”.

“A meno che i dipendenti di Gaia non abbiano voglia di fare i loro bisogni all'aria aperta (e non credo proprio) non serve usare l'immaginazione per capire chi stia utilizzando la nostra sponda come bagno pubblico. Uno scenario da voltastomaco.”

“Parlo con cognizione di causa – continua l'assessore – visti i numerosi sopralluoghi effettuati dal mio insediamento. Tra l'altro ho assistito personalmente all'utilizzo dell'area da parte di una residente del campo rom, che armata di carta igienica con molta nonchalance si recava nel canneto per fare i suoi bisogni”.

“Se questa situazione è tollerabile per il Comune di Carrara, per noi non lo è. Quindi non mi stancherò mai di combattere questa battaglia di civiltà e di rispondere agli appelli dei cittadini disperati”.



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