«Il problema di una mancata rappresentanza della Toscana nel governo esiste. Qualche giorno fa, assieme alla giunta, avevo chiesto attenzione per la nostra Regione, soprattutto a partire dal tema delle infrastrutture che giudico prioritario per la Toscana. Tuttavia ricondurre questo problema a una vendetta contro Matteo Renzi mi pare profondamente sbagliato e divisivo. Non si può certo dire che l'area che fa capo a Renzi sia sotto-rappresentata nella compagine di governo. Su nove ministri del PD, tre sono “renziani”, su diciotto sottosegretari mi risulta che almeno cinque appartengano a quell'area. Quella dell'ex presidente del consiglio è una minoranza ben rappresentata anche in Toscana, pur avendo Zingaretti vinto le primarie del marzo scorso. Il problema, dunque, non è correntizio né relativo a discriminazioni interne alle aree politiche bensì di sotto-rappresentanza della nostra regione nel nuovo esecutivo. Sono certo che gli esponenti democratici che siedono nel governo sapranno tener conto di questo problema e fin da subito mi attiverò per richiedere incontri a tutti i ministri per esporre i dossier e le richieste della nostra Regione. Anche a me qualche volta è capitato, avendo io stesso dovuto formare due governi regionali, che una provincia potesse restare esclusa dalla giunta. Ma questo non ha significato minore attenzione verso quella realtà da parte mia e del governo regionale. I ministri e i sottosegretari giurano sulla Costituzione nell’esclusivo interesse nazionale. Sono convinto che queste polemiche lasciano il tempo che trovano. E che a lungo andare siano dannose per il PD e per la sinistra».
Lo afferma Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana.
Fonte: Enrico Rossi - Ufficio Stampa
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