Pronto soccorso, Alberti: "Piano da 900mila euro è cura palliativa, serve personale medico"

 

“Il piano della Regione per migliorare l’esperienza in pronto soccorso mi pare di una banalità estrema, vengono descritti servizi e aggiunte che dovrebbero essere alla base dell’assistenza – dice il consigliere regionale della Lega, Jacopo Alberti – ci si accorge solo ora che una persona anziana o fragile ha bisogno di un familiare all’interno del Pronto Soccorso? Oppure che gli infermieri possono coprire i casi più semplici, le urgenze minori, separando i percorsi? Questi sono i sintomi di una dirigenza sanitaria scollegata dalla realtà. Si parla di 900mila euro stanziati per finanziare il progetto in 38 pronto soccorso, ovvero circa 23mila euro a presidio. Con quei soldi potevano aumentare il personale medico, invece che un addetto all’accoglienza. È una cura palliativa per un sistema che invece deve essere curato in modo profondo”.

“Manca una prospettiva a questa sanità, manca una pianificazione soprattutto sul personale. Bene migliorare le sale d’attesa, ma nei pronto soccorso mancano infermieri e medici, operatori formati e che possano curare i pazienti. Quei soldi potevano essere investiti per incentivare i giovani laureati a specializzarsi in emergenza-urgenza, dove sappiamo che non solo in Toscana, c’è carenza di personale. I pronto soccorso sono in difficoltà – conclude Alberti - e non è certo con un piano che racconta tanti bei progetti, come anche il Piano socio sanitario regionale da più di 250 pagine, che si risolve la criticità. Pagine e pagine di narrativa sanitaria che ribadiscono spesso quel che dovrebbe essere alla base del sistema assistenziale”.

Fonte: Ufficio Stampa

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