Processo morte Duccio Dini, l'auto andava a 103 km/h

Duccio Dini, la vittima dell'inseguimento in via Canova

L'auto che travolse Duccio Dini andava a 103 km/h secondo la perizia resa nota durante il processo per omicidio volontario nei confronti di 7 imputati. Il fatto ricordiamo accadde il 10 giugno 2018, quando il 29enne fu investito da una Volvo durante un inseguimento. La velocità è stata ricostruita nel corso delle indagini da un agente della polizia municipale. Le indagini sul Dna parlavano anche di 4 persone a bordo della Volvo, la presenza di almeno due di questi è stata confermata da alcuni testimoni. Una residente avrebbe inoltre sentito la frase "io ti ammazzo" e il rumore di tre colpi di pistola. La presenza dell'arma da fuoco non è mai stata confermata nel corso delle indagini svolte.

“Queste prime udienze hanno confermato che quel giorno ci sono state scene da Far West davanti alle quale non è possibile rimanere indifferenti”. Così la vicesindaca e assessora agli affari legali Cristina Giachi ha commentato la ricostruzione dei fatti che sta emergendo al processo per la morte di Duccio Dini, il giovane travolto e ucciso a 29 anni, il 10 giugno 2018 in via Canova all'Isolotto, da un'auto coinvolta in un inseguimento. Oggi, all'aula bunker, sono stati sentiti una decina di testimoni tra agenti di polizia municipale, carabinieri e semplici cittadini che hanno vissuto in diretta quanto avvenuto lo scorso anno.
“Il Comune è parte civile – ha ricordato la vicesindaca – perché è riuscito a prospettare alla corte d'assise l'esistenza di un danno risarcibile per l'amministrazione. Un danno gravissimo perché quel giorno purtroppo si è rotto il legame di coesione sociale che tiene insieme una collettività”. “É stato leso il diritto delle persone a vivere nel proprio quartiere senza timore di essere investiti – ha proseguito – o peggio, com'è accaduto , di essere uccisi. Lo confermano quanti, anche oggi, si sono alternati sui banchi dei testimoni”.
“La nostra avvocatura sta seguendo con attenzione le varie udienze – ha concluso la vicesindaca – in attese della discussione finale prevista per il prossimo gennaio”.