
Nei giorni scorsi ottobre il Tribunale di Firenze ha annullato il licenziamento di un nostro iscritto condannando il datore di lavoro alla reintegra del dipendente.
Gli avvocati del lavoratore - Massimo Capialbi ed Arnaldo Dettori - hanno chiesto al giudice di accertare la natura discriminatoria e ritorsiva del licenziamento intimato al proprio dipendente dall’istituto Lorenzo de’ Medici (scuola privata di Firenze): l’azienda contestava al docente di aver inviato ai propri colleghi, sulle loro caselle di posta elettronica aziendale, l’invito a partecipare ad una indagine promossa – tra gli altri – dalla FLC CGIL per approfondire le condizioni lavorative nei programmi Study Abroad a Firenze e in Toscana, articolando in maniera piuttosto fantasiosa i motivi per cui tale gesto avrebbe pregiudicato i rapporti tra datore di lavoro e lavoratore in modo così grave da legittimare il licenziamento in tronco.
La giudice ha accolto il ricorso dichiarando nullo, perché discriminatorio, il licenziamento e ha condannato Lorenzo De’ Medici s.r.l. a reintegrare il lavoratore, a risarcire il danno causato dalla mancata retribuzione e a sostenere tutte le spese della lite.
Nella sentenza si rileva come la comunicazione su temi sindacali e di lavoro tra colleghi non necessiti di alcuna autorizzazione da parte né del datore di lavoro né dei colleghi; il licenziamento è quindi giudicato discriminatorio perché comminato per punire il lavoratore per aver svolto attività sindacale in azienda, e questa valutazione è rafforzata dal fatto che Lorenzo de’ Medici, per contrastare l’attività sindacale, aveva sottoposto a provvedimento disciplinare tutti i colleghi dello stesso dipartimento del lavoratore illegittimamente licenziato.
Questa sentenza è importantissima per la FLC CGIL di Firenze, che, a seguito del rafforzamento della propria azione sindacale nei settori privati della conoscenza, si è trovata più volte a dover tutelare i propri iscritti ed i propri Rappresentanti Sindacali Aziendali da comportamenti dei datori di lavoro volti ad inibire l’attività sindacale presso i loro istituti: siamo in attesa infatti dell’esito di un altro processo per il licenziamento di uno dei nostri RSA presso International School of Florence, licenziamento che anche in questo caso - a nostro avviso - è legato all’attività di tutela esercitata da nostro rappresentate in azienda.
Fonte: Ufficio Stampa Cgil Toscana e Firenze
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