Razzismo, Armentano (PD): "Anche a Firenze una 'Commissione Segre'"

Liliana Segre

“È il momento di mobilitarci in ogni città sui temi del razzismo e dell’intolleranza: per questo anche nel consiglio comunale di Firenze ritengo sia giusto e necessario istituire una commissione speciale contro l’odio e l’hate speech, dopo l’ok all’organismo in Senato”. È la proposta lanciata da Nicola Armentano, capogruppo Pd a Palazzo Vecchio. “Raccolgo l’appello che arriva dal Pd di Torino che si è già mosso in questo senso con una richiesta partita dal consigliere comunale Mimmo Carretta che invita a fare altrettanto in ogni città. - prosegue Armentano – Firenze ha nel suo dna i valori della tolleranza, della solidarietà e del rispetto di tutti. È naturale quindi che si candidi a svolgere un ruolo primario nel contrasto a fenomeni sempre più crescenti di intolleranza, razzismo, antisemitismo. Liliana Segre che con una mozione ha promosso la creazione di questa nuova commissione, è per tutti noi un esempio. Abbiamo letto con costernazione dei numerosi attacchi via web che le sono arrivati, atti che reputiamo gravissimi: fa rabbrividire e vergognare il pensiero che qualcuno rievochi pagine buie della nostra storia usando parole infami contro una donna da cui tutti dobbiamo solo imparare. Questa crudeltà morale va combattuta a tutti i costi, in primo luogo conducendo una battaglia culturale. La nostra città su questi temi è assolutamente in prima linea ma sappiamo bene che non possiamo permetterci di arretrare di un millimetro e dobbiamo fare la nostra parte contro questo clima preoccupante. Portare anche a Palazzo Vecchio l’idea di Liliana Segre è un gesto forse simbolico ma che vogliamo sia percepito come forte e chiaro, per far sentire da che parte stiamo: faremo quindi tutti i passaggi istituzionali necessari per richiedere la creazione di questa commissione speciale”.

La risposta di Bussolin (Lega)

“Siamo contro il razzismo – dichiara il capogruppo in Consiglio comunale della Lega Federico Bussolin – l'odio e l'antisemitismo senza se e senza ma. Non vorrei però che a sinistra qualcuno spacciasse per razzismo battaglie che per noi sono un diritto, per esempio “prima gli italiani”.

Sono perplesso perché mi domando cosa si intende con linguaggio d'odio: lo è anche quello utilizzato contro i consiglieri della Lega? Oppure ancora una volta si vuole prendere un tema che trova tutti concordi, per utilizzarlo invece come strumento di lotta politica? Lavoriamo tutti assieme, ma sono contrario al bavaglio”.

 

 

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa

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