Aeroporti in Toscana, aumentano i ricavi e i voli a Firenze. Calo delle viaggi a Pisa

L'aeroporto fiorentino di Peretola

l Consiglio di Amministrazione di Toscana Aeroporti S.p.A. (“Toscana Aeroporti”, “Società”, “TA”) - società quotata sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana S.p.A. che gestisce gli aeroporti di Firenze e di Pisa – riunitosi in data odierna, ha esaminato e approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2019.

Andamento del traffico passeggeri e cargo nei primi nove mesi del 2019
Il Sistema Aeroportuale Toscano ha trasportato 6.450.837 passeggeri al 30 settembre 2019, in linea (-0,1%) con il risultato dello stesso periodo del 2018.

Gli aeroporti toscani di Firenze e Pisa nei primi nove mesi del 2019 sono stati collegati con 96 destinazioni, di cui 11 nazionali e 85 internazionali (21 operate in entrambi gli scali), servite da 34 compagnie aeree (di cui 8 operanti in entrambi gli scali), 18 legacy e 16 low cost.

In crescita (+12,9%) il traffico Cargo con quasi 9,6 mila tonnellate di merce e posta trasportate al 30 settembre 2019.

Aeroporto Galileo Galilei di Pisa
Nei primi nove mesi dell’anno il traffico dell’aeroporto di Pisa (4.255.589 passeggeri trasportati) registra una flessione dell’1,9% rispetto allo stesso periodo del 2018 principalmente riconducibile all’andamento dei movimenti dei voli commerciali (-1,8%). L’incremento della capacità su Monaco di Baviera (AirDolomiti/Lufthansa), Tirana (FlyErnest e Albawings) e il nuovo volo su Casablanca (Air Arabia) hanno compensato in buona parte la riduzione di operatività da parte di Ryanair, la sospensione del volo su San Pietroburgo e la riduzione dei voli per Mosca (Pobeda Airlines). I principali mercati per il Galilei risultano essere, dopo quello nazionale (25,1%), quello britannico (21,4% del totale), spagnolo (9,8% del totale) e tedesco (7,1% del totale). Con 9.401 tonnellate di merce e posta trasportate, il traffico cargo è in aumento del 13,6% rispetto allo stesso periodo del 2018.

Aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze
Con 2.195.248 passeggeri transitati nei primi nove mesi del 2019 il traffico passeggeri è in aumento del +3,4% rispetto allo stesso periodo del 2018. Tale risultato è stato ottenuto nonostante nei primi nove mesi del 2019 siano stati dirottati/cancellati 588 movimenti per una perdita stimata di circa 60.000 passeggeri.

Di questi, ben 284 sono stati dirottati/cancellati per avverse condizioni meteo a testimonianza dell’inadeguatezza dell’infrastruttura fiorentina. Al netto della perdita stimata di passeggeri, il traffico dello scalo aeroportuale di Firenze avrebbe registrato una crescita del traffico passeggeri del +6,2%. Tale risultato è principalmente dovuto alla positiva perfomance del volo per Lisbona (TAP), all’aumento dei collegamenti per Madrid (Iberia), all’apertura del nuovo volo per Copenaghen (SAS) e alla piena operatività del volo AirFrance su Parigi, condizionato nel 2018 dallo sciopero dei piloti e personale di volo della compagnia.

Inoltre, il posizionamento del 3° aeromobile da parte di Vueling a partire da metà settembre ha permesso l’apertura di 4 nuove destinazioni (Bilbao, Monaco, Vienna e Praga) e l’incremento delle operazioni su alcune rotte preesistenti. In aumento (+4,2%) il traffico di linea internazionale che rappresenta l’86,9% del totale del traffico di linea. I principali mercati del Vespucci risultano essere quello francese (20,4% del totale), tedesco (18,1% del totale) e italiano (13,1% del totale).

Analizzando i dati del solo terzo trimestre, il Sistema Aeroportuale Toscano, con 2,7 milioni di passeggeri, risulta in flessione dell’1,1%, derivato dalla diminuzione del traffico passeggeri del 3,0% del Galilei di Pisa e dall’aumento del 3,0% da parte del Vespucci di Firenze.

Risultati economici consolidati
I ricavi totali al 30 settembre 2019 sono pari a 96,7 milioni di euro, in flessione del 4,4% rispetto ai 101,2 milioni di euro dello stesso periodo del 2018. Tale risultato è conseguente all’aumento dei ricavi operativi (pari a 90,5 milioni di euro e in miglioramento del 4,6%) e alla contestuale diminuzione dei ricavi per servizi di costruzione (pari a 4,8 milioni di euro rispetto ai 9,4 milioni di euro del 30 settembre 2018) e degli altri ricavi (pari a 1,4 milioni di euro rispetto ai 5,3 milioni di euro dei primi nove mesi del 2018). Si ricorda che nel primo semestre dello scorso anno quest’ultima voce di ricavo aveva beneficiato del provento non ricorrente realizzato a seguito della favorevole sentenza relativa all’adeguamento all’inflazione dei diritti aeroportuali dello scalo di Firenze per annualità pregresse per 3,9 milioni di euro.

Di seguito il dettaglio dei “ricavi operativi”:
- I ricavi “Aviation” al 30 settembre 2019 si attestano a 75,1 milioni di euro, in aumento del 2,0% rispetto ai 73,6 milioni dello stesso periodo del 2018. In aumento i ricavi derivanti dai diritti, corrispettivi e tasse aeroportuali (+3,5%, pari a 51,8 milioni di euro al 30 settembre 2019 rispetto ai 50,0 milioni di euro dello stesso periodo del 2018) e in flessione dell’1,2% i ricavi di handling (pari a 23,3 milioni di euro rispetto ai 23,6 milioni di euro dei primi nove mesi del 2018).
- Gli “Oneri di sviluppo network” al 30 settembre 2019 sono pari a 10,5 milioni di euro, in diminuzione di 534 mila euro (-4,8%) rispetto ai 11,0 milioni di euro del 30 settembre 2018;
- I ricavi “Non Aviation” dei primi nove mesi del 2019 raggiungono i 25,8 milioni di euro, con una crescita dell’8,3%, decisamente superiore rispetto all’andamento del traffico passeggeri registrato nel periodo in esame (-0,1%). Particolarmente positive le performance dei ricavi relativi alle attività “Autonoleggi” (+1,1 milioni di euro, +29,4%), “Vip Lounges” (+371 mila euro, +16,9%) e “Retail” (+365 mila euro, +9,1%).
Analizzando i dati del solo terzo trimestre, i ricavi operativi, pari a 37,0 milioni di euro, sono in aumento del +1,9% rispetto ai 36,4 milioni di euro del terzo trimestre del 2018. I ricavi per servizi di costruzione, pari a 1,3 milioni di euro, risultano in flessione del 66,4% rispetto allo stesso periodo del 2018.

I costi totali al 30 settembre 2019 ammontano a 67,0 milioni di euro (-5,7%) rispetto ai 71,1 milioni di euro dello stesso periodo del 2018 per effetto dell’incremento dei costi operativi (+1,0%), pari a 63,2 milioni di euro al 30 settembre 2019, e alla contestuale diminuzione dei costi per servizi di costruzione (-55,1%), pari a 3,8 milioni di euro.

L’EBITDA al 30 settembre 2019 ammonta a 29,7 milioni di euro, in flessione dell’1,6% rispetto ai 30,1 milioni di euro dello stesso periodo del 2018. Al netto dei citati eventi straordinari registrati nei primi nove mesi del 2018 e del 2019 , l’EBITDA è in crescita del 5,5%.

Con riferimento al solo terzo trimestre, l’EBITDA ammonta a 14,0 milioni di euro in diminuzione del 5,0% rispetto al terzo trimestre 2018.

L’EBIT è pari a 19,6 milioni di euro in flessione del 4,4% rispetto ai 20,6 milioni di euro del 30 settembre 2018. Il risultato ante imposte (PBT) si attesta a 18,5 milioni di euro in diminuzione del 5,5% rispetto ai 19,6 milioni di euro dei primi nove mesi del 2018.

Analizzando i dati del solo terzo trimestre, l’EBIT è pari a 10,8 milioni di euro in flessione del 2,8% rispetto al dato del terzo trimestre 2018 (11,1 milioni di euro). Il PBT, in flessione del 2,8%, ammonta a 10,8 milioni di euro rispetto agli 11,1 milioni di euro dello stesso periodo del 2018.

Il risultato netto di periodo del Gruppo è in flessione del 5,5% (12,3 milioni di euro nei primi nove mesi del 2019 rispetto ai 13,0 milioni di euro dello stesso periodo del 2018). Al netto dei già citati eventi straordinari registrati nei primi nove mesi del 2018 e del 2019 nonché dei relativi carichi fiscali, il Risultato netto di periodo del Gruppo è in aumento di 572 mila euro (+5,5%).

Con riferimento al solo terzo trimestre, il Risultato Netto di periodo del Gruppo ammonta a 7,0 milioni di euro, in flessione dell’1,7% rispetto al terzo trimestre del 2018 (7,1 milioni di euro).

L’indebitamento finanziario netto6 è pari a 41,8 milioni di euro rispetto ai 28,2 milioni di euro al 31 dicembre 2018 e ai 36,9 milioni di euro del 30 settembre 2018. Tale variazione è principalmente dovuta all’accensione di finanziamenti a breve termine per esigenze di liquidità correlata alla stagionalità del business. Il rapporto Debt/Equity si attesta a 0,36.

Gli investimenti complessivi del Gruppo al 30 settembre 2019 sono pari a 9,4 milioni di euro, di cui 5,1 milioni di euro relativi a immobilizzazioni immateriali - principalmente legati allo sviluppo del Master Plan aeroportuale dello scalo di Firenze e all’avanzamento dei lavori di ampliamento del Terminal di Pisa - e 4,2 milioni di euro a immobilizzazioni materiali.

Principali novità operative successive al 30 settembre 2019
Aeroporto di Pisa
- Ryanair: a partire dalla stagione invernale 2019 nuovo volo per Bucarest Otopeni (2 frequenze settimanali). Inoltre proseguirà anche per la stagione invernale il collegamento per Dublino.
Aeroporto di Firenze
- Eurowings: prosegue nella stagione invernale le operazioni da/per Dusseldorf (2 frequenze settimanali).
- Iberia: nella stagione invernale 2019 incremento delle frequenze nei collegamenti per Madrid passando dalle 7 del 2018/2019 alle 11 frequenze settimanali del 2019/2020.
- British Airways: incremento delle frequenze nei collegamenti su London City passando dalle 8-9 del 2018/2019 fino alle 14 frequenze settimanali della stagione invernale 2019/2020.
- Brussels Airlines: collegamenti su Bruxelles estesi fino al 29 novembre 2019 ampliando così la stagionalità del volo.
Prevedibile evoluzione della gestione

Nei primi dieci mesi del 2019 il sistema Aeroportuale Toscano ha registrato un traffico totale di 7,2 milioni di passeggeri, in leggero aumento (+0,1%) rispetto allo stesso periodo del 2018 (nel dettaglio, lo scalo di Firenze ha registrato un aumento del +4,3% mentre quello di Pisa una flessione del 2%). Il Gruppo Toscana Aeroporti prevede un esercizio 2019 caratterizzato da un tasso di crescita positivo rispetto al 2018, anche se permangono la criticità della situazione Alitalia, attualmente in amministrazione straordinaria, nonché dell’evoluzione della “Brexit”.

Fonte: Toscana Aeroporti



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