Maltempo, circa 250mila euro di danni a Pontassieve: il sopralluogo della Regione

Questa mattina il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi è stato in visita nel Mugello, Valdisieve e Valdarno per  verificare i danni subìti dai territori a seguito della piena dell’Arno di domenica 17 novembre. A Pontassieve i punti oggetto del sopralluogo sono stati la confluenza dell'Arno con il torrente Sieci che proviene da Molino del Piano e l’Arno a Pontassieve in coincidenza con la confluenza dell’affluente Sieve. Due aree che nella giornata del 17 hanno visto il fiume Arno esondare, provocando danni stimati per circa 250.000 euro al patrimonio pubblico – tra arredo urbano, recinzioni, e per operazioni di ripristino e ripulitura delle strade da detriti e fango - oltre ai disagi per famiglie e i danni alle abitazioni e per la viabilità.

L’analisi di stamani ha evidenziato come la pulizia dei fiumi e la manutenzione effettuata sui corsi d’acqua  dal Consorzio di bonifica e la presenza della diga di Bilancino per il fiume Sieve, abbiano mitigato gli effetti della piena che per quantità risultava superiore a quella del 1992, ultima volta in cui il fiume Arno aveva esondato.

La rapidità degli interventi di ripristino ha permesso, già nella stessa giornata di domenica 17 novembre, di riportare la viabilità alla normalità e consentito alle famiglie di poter rientrare in casa, già nel tardo pomeriggio.

Una sinergia tra enti che lo stesso Rossi ha affermato voler rinnovare tramite un accordo tra l’Amministrazione comunale, Regione Toscana, Genio Civile,  Anas e Consorzio di Bonifica finalizzato a concordare interventi di riduzione del rischio idraulico.

 “Ringrazio il Presidente – spiega Monica Marini Sindaco di Pontassieve - per la presenza sul territorio e per aver voluto, questa mattina, constatare direttamente sul posto gli effetti del maltempo della scorsa settimana. “L’evento del 17 novembre – conclude - paragonabile per entità a quello del 1992, avrebbe sicuramente avuto effetti più devastanti se negli anni la Regione, e il Consorzio di Bonifica, non avessero investito e realizzato opere e manutenzioni importanti sul bacino idraulico di Arno e Sieve. L’attenzione all’assetto idrogeologico dei territori deve rimanere una priorità anche negli investimenti futuri della Regione e già da stamani sono emersi piani di lavoro per realizzare opere di ulteriore riduzione del rischio idraulico

Presidente Rossi: "Vogliamo riuscire a intervenire per la riduzione del rischio idraulico con una procedura accelerata"

"Abbiamo evitato che la Toscana subisse un'alluvione grazie ai lavori fatti e alle opere realizzate per oltre 100 milioni l'anno dal 2012 ad oggi e grazie alla riorganizzazione del Genio civile e dei Consorzi di bonifica - ha detto Rossi -. Abbiamo avuto però diverse situazioni di allagamenti e vogliamo per questo fare una serie di piccoli interventi nei casi di maggiore rischio idraulico per migliorare la situazione e ridurre il pericolo qualora ci fossero ulteriori eventi".
Si tratterà dunque di programmare una serie di lavori in somma urgenza.

"Vogliamo riuscire – prosegue - ad intervenire in somma urgenza per la riduzione del rischio idraulico con una procedura accelerata per circa 50 milioni di spesa. Se riusciamo a ottenere a livello nazionale la dichiarazione dello stato di emergenza - ha precisato Rossi - la spesa speriamo possa essere supportata da 20 o 25 milioni statali".

A Sagginale l'intervento consisterà nel ripulire l'alveo della Sieve dalla quantità di sedimenti che si accumulano in maniera importante occupando il letto del fiume, un problema storico, come spiegano i tecnici del genio civile.

Alle Sieci, tre gli interventi che Rossi ha individuato con il supporto dei tecnici, che saranno l'oggetto di un'intesa tra Regione, Genio Civile, Comune, Consorzio di Bonifica e Anas: l'adeguamento del sistema fognario; il rialzo del muro sulla Sieve, opera che realizzerà l'Anas; la rimozione del materiale che apporta il torrente Sieci in Arno.

Per mettere in sicurezza l'abitato a valle della Sieve, sarà infine installato un sistema di allerta, ad esempio di tipo semaforico, che chiuda l'area e metta in sicurezza le persone.

 

Fonte: Comune di Pontassieve - Ufficio stampa

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