Palio, Per Siena: "Intoccabile per il Mibac, il Comune cosa fa?"

L’antropologa Katia Ballacchino seguirà le attività contrade e approfondirà il valore del Palio per conto del Ministero per i beni e le attività culturali (Mibac), ai fini dell’attribuzione della qualifica di “Bene immateriale dello Stato”. Una volta ottenuto il riconoscimento, la festa dei senesi sarà tutelata alla stregua di un qualsiasi bene storico o artistico. Quindi: intoccabile. Qualcosa di analogo fece Zapatero per la Corrida spagnola.

Il motivo? Blindare una festa dall'alto contenuto storico e culturale dagli attacchi di animalisti, o da una ipotetica legislazione che vieti manifestazioni che utilizzino animali. La tutela ministeriale preserva da qualsiasi attacco, ed ora è partito l’iter per arrivare, in tempi brevi, ad ottenerla. Questo risultato è un successo del Movimento Per Siena, l’unica lista che ha pensato a questa soluzione, inserendola nel programma elettorale. L’attività del suo gruppo consiliare, sia pure in minoranza, è continuata sino a predisporre tutte le condizioni di partenza della procedura, poi servita in un piatto d'argento alla maggioranza, pensando al superiore interesse collettivo.

Peccato che il Comune, finora, non abbia fatto da traino al progetto. Anzi, ha cercato vie alternative come l'inserimento nella lista dei Giochi storici della Regione, ponendo il Palio alla stregua di manifestazioni folcloristiche inventate pochi anni fa. Come se non bastasse, c'è stato un tentativo di alcuni consiglieri di maggioranza di far approvare una legge "salva-Contrade", sonoramente bocciato dalla Commissione bilancio del Senato.

La scelta più ovvia, quella del Bene immateriale, è stata ignorata. Per fortuna, dopo questi approcci dilettanteschi si è mosso il Ministero. Ora, dopo aver preso le buone idee altrui, un po’ di applicazione non stonerebbe. Poi, Sindaco e Giunta prenderanno i meriti a risultato acquisito, ma questo fa parte del gioco. Tuttavia, almeno vedere un impegno su aspetti di tutela seri e non velleitari, da parte di chi è chiamato alla gestione del Palio, sarebbe auspicabile.

Fonte: Per Siena



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