L'antico ricamo toscano firma la Natività a palazzo del Pegaso

foto Marco Niccolai su Facebook

Ci dicono che abbiamo tanta pazienza, ma la verità è che noi abbiamo passione”. Passione per restituire al presente e al futuro l’arte antica del ricamo toscano, con la particolarità tutta speciale di Casalguidi, in provincia di Pistoia, dove è attivo il Club del ricamo cui si deve la Natività che da oggi, lunedì 16 dicembre, è in mostra al primo piano di palazzo del Pegaso.

Una realizzazione che ha richiesto mesi di lavoro e progettazione – la capanna è ispirata dal battistero di Pistoia; le vesti dei personaggi a particolari autentici delle opere della cattedrale -: un allestimento ‘in scala’ (le colonne, il sistema elettrico di illuminazione), poi ‘rivestito’ e interpretato con i contributi a ricamo delle donne depositarie dell’arte antica, riscoperta e trasmessa a Casalguidi,  oggi riunite per l’inaugurazione nella sala Fetonte di palazzo del Pegaso.

Al taglio del nastro il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani: “Pistoia, di per sé, ha la piazza più completa della Toscana”, ha ricordato Giani, riferendosi alla sequenza nota e bellissima offerta dal palazzo comunale, la cattedrale, il battistero, il tribunale. “Estrapolare il Battistero e vederlo così rappresentato con il ricamo, grazie alla sapiente ed eccellente interpretazione del club, è motivo di grande orgoglio”, ha detto Giani. Per il presidente si tratta di “artigianato di qualità, in grado di guardare al futuro grazie alla bellezza e alla sapienza che vediamo in quest’opera: un’opera d’arte”.

Presente anche il consigliere di zona, Marco Niccolai, che ha fatto da ‘apripista’ per il Consiglio regionale“A settembre, alla fiera, ho avuto occasione di conoscere queste donne e vedere alcune delle loro realizzazioni: il Battistero e la Natività erano così belle che meritavano di essere qua, in queste sale e in questo periodo dell’anno, per essere ammirati da tutti coloro che rimarranno stupiti dalla bravura di queste ricamatrici straordinarie”.

Il consigliere parla di “attrazione turistica”,  ma anche di “dare voce a tante belle realtà che ci sono nel nostro territorio”. Che poi è tutto il territorio toscano – e non solo -, come spiega la presidente della Corporazione delle arti del ricamo e tessili italiane”, Adriana Armanni.  In evidenza, cioè, arti e mestieri, come si conviene, ma anche una significativa opportunità per “un lavoro fatto in maniera collettiva – spiega Paola Grassi,  presidente dell’associazione club del ricamo di Casale - : ognuno ci ha messo del suo, chi si occupato del tetto, chi dei pinnacoli, le colonne. Ci sono trenta tipi di punti diversi”.  Come spiegato da Mirella Carobbi, una delle insegnanti del club del ricamo, “il progetto ha impegnato tante ore e tante persone”. Per “l’omaggio a Pistoia” si sono voluti mesi  - “la primavera e l’estate” -; oltre 20 persone a ricamare, e poi l’allestimento, il progetto, le strutture. Il ricamo di Casalguidi è stato impiegato per le colonne del Battistero, dove sono riportate uva e grano, che rappresentano il territorio; Maria è ispirata all’Arazzo Millefiori, opera fiamminga  del 1500 circa esposta a palazzo dei Vescovi, mentre la veste di Giuseppe prende spunto da alcuni particolari dell’altare argenteo di san Jacopo (1200-1400), nella Cattedrale.

Come spiegato dal vicesindaco di Serravalle Pistoiese,  Federico Gorbi si tratta di un’arte che ha ritrovato se stessa: “C’era il rischio di perderla nel passaggio generazionale, nonostante che il punto casale sia conosciuto in tutto il mondo e oggetto di pubblicazioni in Giappone come in Australia”. Il club, sostenuto dall’amministrazione “ha il merito di aver aiutato nella trasmissione di un patrimonio culturale locale piccolo ma importante”.

La mostra rimarrà visitabile fino al 2 gennaio 2020, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19; il sabato e il 24 e il 31 dicembre dalle 10 alle 12. Chiusura i festivi e il 27 dicembre

Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio Stampa

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