
Anche al Consiglio Comunale del 19 Dicembre abbiamo proposto come gruppo Consiliare Cambiamenti molte questioni, attraverso interpellanze e mozioni, alcune delle quali sono state condivise con altre forze di opposizione.
In particolare le forze di opposizione hanno presentato unitariamente un ordine del giorno sui problemi del personale, dopo che la RSU aveva denunciato carenza di confronto e di risposta da parte della Giunta su ritardi nella corresponsione di emolumenti e indennità dovute, che non potevano che essere imputati a difetti di programmazione. C'è da notare che dopo la presentazione dell'odg delle opposizioni la Giunta ha finalmente incontrato le RSU, che in un comunicato precisa che l'effettiva disponibilità della Giunta dovrà essere verificate all'inizio del nuovo anno con la ripresa del confronto sulle problematiche evidenziate e sulle materie di contrattazione. Ancora più attuale diventa, quindi, la richiesta contenuta nel nostro ordine del giorno, “di definire tempi e modi per una discussione in consiglio sullo sviluppo della pianta organica, viste le carenze più volte denunciate di alcune figure professionali”.
Sul Documento Unitario di Programmazione l'opposizione complessiva del gruppo Cambiamenti è ampiamente motivata da un'evidente contraddizione della maggioranza. Nonostante l'approvazione all'unanimità da parte del Consiglio Comunale, sulla base di una nostra proposta, di una mozione che chiedeva di adottare modalità innovative per la discussione del bilancio di previsione, la consultazione quest'anno non ha nemmeno previsto le assemblee delle Consulte territoriali, di cui sono stati solo “sentiti” i presidenti neoeletti. E ogni significativo coinvolgimento dei cittadini e degli organi del Consiglio viene evitato perché anche col nuovo Sindaco, la Giunta Comunale di San Miniato ci tiene a vincere il ben poco significativo campionato di chi approva per primo il bilancio di previsione, anche se questo comporterà inevitabilmente, come è accaduto negli anni scorsi, se non un primato almeno un piazzamento anche nelle “variazioni di bilancio”.
Ma il gruppo “Cambiamenti” non si limita a esprimere un voto contrario, ma proporrà molte puntuali proposte di emendamento. Tra le più significative:
a)-la richiesta di una riqualificazione a partire dall'edizione 2020 della Mostra Mercato Nazionale del Tartufo, avviando la discussione sul programma con molti mesi di anticipo e puntando su una selezione dei gestori e degli sponsor che tenga conto di specifici obiettivi di salvaguardia della tipicità e di valorizzazione dell'immagine della città e dei suoi spazi, limitando l'uso delle tensostrutture, e ampliando i percorsi della mostra;
b)-la sottolineatura dell'importanza strategica della realizzazione di una passerella ciclabile e pedonale che colleghi Molino d'Egola e Ponte a Egola in una riprogettazione complessiva del sistema delle piste ciclabili;
c)-una rivalutazione dell'effettiva necessità di una nuova palestra in tensostruttura polivalente, verificando le disponibilità delle società sportive, e, qualora la tensostruttura dovesse assolutamente essere realizzata, localizzandola nell'area adiacente all'ITC Cattaneo in modo da rispondere anche alle esigenze delle attività motorie e sportive della scuola e consentendo un risparmio di risorse pubbliche;
d)-la richiesta di un impegno a realizzare intese con l'Amministrazione Provinciale e con gli altri comuni del comprensorio per affidare un attuale studio di fattibilità sulla sede definitiva del Liceo Marconi, che parta dal recupero dell'attuale sede storica e della sua area: la previsione, approvata recentemente dalla maggioranza in una sua mozione, di una nuova struttura di scuola media superiore in prossimità dell'Egola, appare infatti, oltre che di quasi impossibile realizzazione, contraddittoria anche con gli “Obbiettivi e finalità del Piano strutturale Intercomunale”, in cui si legge tra l'altro che deve essere centrale “la riduzione dei fattori di rischio del territorio connessi alla sua utilizzazione, in particolare del rischio idraulico”.
Manola Guazzini e Matteo Squicciarini, Lista Civica CambiaMenti
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