
Il ponte di Marcignana continua a far discutere, nonostante la riapertura e la riattivazione del semaforo all'incrocio. La segnalazione arriva da un lettore di gonews.it: "Il semaforo è tornato a funzionare, ma non è stato sincronizzato con quello del senso unico alternato sul ponte".
A cosa porta tutto questo? "Si formano code incredibili. Per esempio chi arriva da Empoli e si trova il verde all'incrocio, va avanti verso Bassa ma la carreggiata in direzione Cerreto Guidi è occupata dalla coda di veicoli che giungono dal verso opposto".
C'è, dunque, una discrepanza temporale tra il semaforo sul ponte e quello poco più avanti, tra la Sp11 e via Lucchese: "Sono circa sessanta secondi, ma fanno sì che si creino ingorghi che prima, col semaforo lampeggiante all'incrocio, non si verificavano".
La riattivazione all'incrocio il 7 gennaio ha quindi portato una maggiore congestione di veicoli in zona Marcignana. Quale potrebbe essere la soluzione? "Potrebbero essere sincronizzati i due impianti, in modo tale da rendere più fluido il traffico".
La storia del ponte della Motta è travagliata da un po' di tempo a questa parte. Chiuso nei mesi scorsi dopo le prove di carico, la riapertura è slittata più volte anche a causa del maltempo. Il 23 dicembre 2019, infine, si è tornati alla normalità, o quasi: è riaperto con limitazione di senso unico alternato e di passaggio ai mezzi di carico superiore ai 35 ql.
Ai tempi dell'incontro coi sindaci Barnini e Rossetti di marzo 2019 l'ipotesi del nuovo ponte è stata accantonata per, intanto, sistemare quello attuale. In quel frangente venne spiegato che il probabile nuovo ponte potrebbe essere un'idea a lungo raggio, si presume da qui a dieci anni; in questo arco di tempo sarà possibile cercare i fondi, effettuare la progettazione e appaltare la gara.
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