Suore a rischio sfratto si barricano in convento

romagna toscana

Le suore del monastero della Santissima Annunziata si sono barricate in convento per evitare lo sfratto. Le domenicane di clausura del monastero di Marradi sono in quattro, tre, tra le quali una molto anziana, e una novizia. Nessuna di loro vuole lasciare casa. Schierati con loro alcuni abitanti di Marradi, tra cui Paolo Bassetti, ex sindaco, cugino del presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti. Ieri in molti sono accorsi al convento "per evitare un trasloco forzato delle religiose".

A dicembre un primo tentativo da parte del loro ordine a Roma, di far traslocare le religiose, andato però a vuoto. Già nel 2018 l'ex sindaco Bassetti si era speso per far aggregare il monastero di Marradi a quello di Castel Bolognese nel Ravennate, riuscendoci, ma nel maggio 2019 l'affiliazione che era stata concessa pochi mesi prima, è stata revocata.

Ieri tre persone sarebbero tornate in convento, tra cui due suore, nel tentativo di convincere le religiose ad andare via. Ma le quattro donne non hanno aperto a nessuno e hanno fatto sapere agli abitanti della visita ricevuta. Questi ultimi sono pronti a dare sostegno alle suore per evitare il trasloco forzato.

Sul sito del monastero, svetta anche un appello a entrare nell'ordine delle domenicane, forse per fronteggiare la crisi vocazionale e per far sì che da Roma non ci siano altri tentativi di sfratto.

"La nostra comunità di Domenicane Contemplative accoglie in Clausura giovani e donne, anche vedove, per un periodo di discernimento vocazionale- si legge-. Ti attendiamo con gioia: troverai una Famiglia di Sorelle che ti accoglierà con letizia; non c'è limite di età, poiché, per Lui, solo l'amore conta!"

Il Comune di Marradi interviene sulla vicenda

Abbiamo seguito da vicino e in rispettoso silenzio, fino a questo momento, la situazione delle tre religiose di Marradi, per evitare di creare interferenze in rapporti che sono regolati da altra istituzione. Si tratta tuttavia di una situazione che coinvolge la nostra comunità, anche con qualche apprensione.
Apprese le difficoltà tuttora persistenti, come Amministrazione comunale, e in accordo con la capogruppo dell'opposizione, ci facciamo parte attiva nell'ascoltare tutti, se c'è la disponibilità, cercando di trovare una soluzione che coniughi la tutela della dignità delle suore marradesi e il rispetto della autonomia della Chiesa in quanto istituzione.

 



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