Buca fatale per un 21enne in carrozzina: muore dopo la caduta a Firenze

Niccolò Bizzarri
Niccolò Bizzarri (foto da Facebook)
Niccolò Bizzarri

Niccolò Bizzarri (foto da Facebook)

Morto per essere caduto in una buca a bordo della sua carrozzina. Il 21enne Niccolò Bizzarri è morto 7 ore dopo il tragico evento avvenuto a Firenze, fuori dall'Università, tra piazza Brunelleschi e via Alfani. La notizia appare oggi su La Nazione e Corriere Fiorentino. Dopo il trauma cranico diagnosticato in ospedale il giovane, studente di Lettere e rappresentante per Lista Aperta, ha accusato il malore che lo ha portato alla morte. Sul posto dell'incidente è giunta la polizia municipale che ha fotografato la buca incriminata. A seguito l'Avr, azienda incaricata degli interventi di emergenza, ha rattoppato la buca. La procura, dopo il sequestro della salma e l'ordine di autopsia, ha aperto un'inchiesta.


Morte Niccolò Bizzarri, i commenti a caldo

Draghi (FdI): "Solo un mese fa stesso fatto per un anziano"

"Appena fuori dall'università di lettere in Piazza Brunelleschi lunedì scorso, un giovane studente di 21 anni, disabile, è caduto a terra dopo che la sua carrozzina elettrica si è incastrata in una buca della piazza, ormai da tempo piena di voragini e di buche disseminate qua e là e di pietre sconnesse. Tragicamente il ragazzo è deceduto in serata. Sebbene seguirà un'indagine della magistratura per accertare l'accaduto, e se il decesso sia conseguenza diretta dell'incidente avvenuto in piazza, da vice presidente della commissione mobilità - dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi - non posso accettare che nella nostra città, nel suo centro storico, ci sia un morto al mese per le buche stradali; solo i primi di dicembre infatti un anziano era morto dopo essere inciampato in una buca in via de Pepi. Non si può rimanere in silenzio di fronte al fatto che a coloro che hanno difficoltà di deambulazione siano preclusi alcuni diritti; non fa parte del diritto allo studio che i giovani con disabilità possano entrare e uscire dalle scuole e dalle università senza infortunarsi?

I recenti fatti di cronaca hanno fatto luce sulla situazione incresciosa di SaS; fa riflettere il disastro che ha combinato l'amministrazione comunale sul piano della manutenzione stradale: SaS era nata per la manutenzione delle buche e della segnaletica, orizzontale e verticale, poi fu politicamente scelto di destinarla ad altri compiti e in seguito abbiamo avuto in regalo il Global service che a quanto pare è inefficace. Nardella nel 2018 fece stanziare 20 milioni di euro per il rifacimento delle strade, che fine hanno fatto? Che fine ha fatto il numero di whatsapp "chattalabuca"?".

"Presenterò un'interrogazione urgente - conclude Draghi - per sapere se ci siano state omissioni nella manutenzione ordinaria della piazza e se questo incidente fatale si sarebbe potuto evitare".

De Blasi (M5S): "Chiederemo conto in Consiglio comunale"

Queste le dichiarazioni del capogruppo del M5S Roberto De Blasi

"Episodio drammatico, morire a seguito di un incidente a causa di un inciampo con la carrozzina sul selciato pubblico è una questione che va ben oltre l’importanza degli scandali che in questi giorni stanno investendo la maggioranza.

Quali sono le inadempienze nella manutenzione stradale di un’amministrazione intenta a spendere più di mezzo miliardo di euro per la realizzazione delle nuove linee tramviarie? Un fatto che non potrebbe trovare giustificazione da parte dei funzionari pubblici eventualmente coinvolti nelle responsabilità dell’ennesimo incidente, così come avvenuto il 2 dicembre scorso quando un anziano, non si sa se a causa di un malore, ma di fatto, è inciampato sul marciapiede.

A rimetterci sono sempre i più deboli: i disabili e gli anziani.

Non basta aver approvato recentemente un ordine del giorno all'unanimità in Consiglio Comunale a firma della consigliera Monaco rivolto alla tutela dei disabili per l’abbattimento delle barriere architettoniche, a scagionare dalla eventuale responsabilità quei funzionari che oltre a non aver pianificato un preciso cronoprogramma dei lavori di messa in sicurezza delle nostre strade e dei nostri marciapiedi, potrebbero anche avere la responsabilità di aver immediatamente ricoperto la buca dove il povero Niccolò è inciampato sulla carrozzina, manomettendo di fatto in modo irrimediabile i luoghi oggetto di indagine da parte delle autorità.

Qualche mese fa l’assessore Giorgetti in risposta a un Question Time presentato dal Gruppo consiliare M5S aveva rassicurato che a tutela dei disabili si sarebbe intervenuti anche nella rimozione dai percorsi pedonali delle biciclette Mobike abbandonate imprudentemente dagli utilizzatori: parole al vento evidentemente".

“Due morti in un mese e mezzo per colpa delle buche sulle strade del centro storico di Firenze, due persone fragili, un anziano e un ragazzo disabile, che sono deceduti forse anche per le conseguenze delle cadute: è inaccettabile vivere in una città a misura di turista che non ha a cuore i più deboli – dice il consigliere regionale Jacopo Alberti – sono sconcertato e addolorato per la morte di questo giovane studente, tra l’altro anche impegnato nella rappresentanza studentesca, e che stava portando avanti alcune battaglie importanti contro le barriere architettoniche in facoltà. È una profonda ingiustizia che si possa morire uscendo da lezione per colpa di una buca. Tra l’altro, piazza Brunelleschi è nota per essere da decenni un angolo di città quasi dimenticato. Ma Niccolò non è il solo a essere vittima dell’incuria del Comune verso Firenze: a dicembre un anziano di 95 anni era caduto in via de Pepi e poi deceduto anche lui. Evidentemente a niente sono valse le proteste dei residenti, così come da anni vengono ignorate le segnalazioni su piazza Brunelleschi. Nardella è riuscito a far peggio della Raggi con le buche”.

“Grave mi sembra anche il comportamento di chi ha fatto coprire la buca ‘colpevole’ della caduta. È surreale che nel momento in cui la Procura ha disposto il sequestro della porzione di selciato in cui era avvenuto il fatto, ritenendo dunque che ci possa essere un collegamento tra la morte e la caduta del ragazzo, la buca fosse stata già coperta. Potrebbero essere state compromesse le prove. Si tappa il buco dopo che l’acqua è uscita – conclude Alberti – o come dicono i fiorentini: non si fa nulla finché non ci scappa il morto. Ora i morti sono due, e le responsabilità devono essere chiarite e accertate, anche per quanto riguarda le dimissioni dall’ospedale. Un giovane di 21 anni, a cui è stato rilevato un trauma cranico, per altro disabile, viene dimesso e rimandato a casa e ha un infarto durante il tragitto: ho l’impressione che questo ragazzo potesse essere salvato, se si fosse pensato un po’ di più al soggetto e meno ai posti letto da liberare. Chiederò, con un’interrogazione a risposta scritta, una relazione dettagliata all’assessore Saccardi sulla vicenda”.

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Procura avvia indagini per omicidio colposo

La Procura di Firenze a aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti. Il Pm di Firenze acquisirà le immagini delle telecamere in strada e ha disposto l'autopsia per chiarire le cause del decesso.



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