Smaltimento bioplastiche, interrogazione del Gruppo Consiliare del Pci di Cerreto Guidi

(foto di Mabel Amber)

Il Gruppo Consiliare del PCI di Cerreto Guidi ha presentato un’interrogazione in data 21 ottobre 2019 avente come oggetto lo smaltimento delle bioplastiche da parte di ALIA chiedendo, insieme ad altre questioni, che l’Amministratrice Delegata di ALIA venisse a riferire sull’argomento.

La richiesta è in parte andata a buon fine. Alessio Arrighi è venuto in data 13 gennaio 2020 a riferire nella seduta della commissione consiliare Ambiente e Territorio del Comune di Cerreto Guidi, al posto di Alessia Scappini che era impossibilitata.

Il Partito Comunista Italiano ha chiesto informazioni sull’argomento dal momento che in data 28 maggio 2019 il Parlamento Europeo ha emanato una proposta di direttiva in cui si indicano linee da osservare riguardo l’utilizzo di prodotti in plastica monouso e per incentivare l’economia circolare.

I primi giorni di giugno hanno visto la totale scomparsa dagli scaffali delle nostre Coop delle stoviglie monouso in plastica, sostituite da prodotti in plastica compostabile, cioè che possono divenire “compost” e quindi terriccio.

I Comuni devono immediatamente attivarsi per deliberare in linea con le direttive UE!

È bene sapere che ALIA gestisce la raccolta dei rifiuti in cinquantotto Comuni della Toscana. Qual è la notizia che ci ha fatto sobbalzare? Per bocca dell’Amministratrice Delegata dell’Azienda, intervistata da “Radio Lady” nel luglio scorso, siamo venuti a sapere che ALIA non è in grado di compostare gli oggetti in bioplastica (che ci siamo attivati celermente a comprare) in quanto “non sono stati messi a punto processi adatti” e quindi essi “diventano rifiuti indifferenziati e come tali vanno smaltiti”.

Il problema dei rifiuti è un argomento complesso, che ha bisogno di una sinergia stretta fra tutti i vari soggetti affinché il puzzle venga completato. Ci pare evidente che ogni soggetto interessato ha agito per conto proprio!

Inoltre sappiamo benissimo che il cosiddetto rifiuto “grigio” è quello che noi paghiamo di più e le plastiche compostabili, nonostante la certificazione CIC (Consorzio Italiano Compostatori) siamo costretti a gettarle nel bidone del grigio, perché ALIA S.p.A. non ha impianti adeguati. Come se non bastasse, pare proprio che si sia molto lontani da una soluzione, pur così urgente, al problema.

Siamo tutti consapevoli del fatto che i rifiuti vadano ridotti, ma ci chiediamo quando ALIA sarà in grado di investire in impianti che possano trattare adeguatamente tutte le tipologie di rifiuti che continueremo comunque a produrre.

Fonte: PCI Sezione Empolese Valdelsa Cellula 'Barbara Bandini' di Cerreto Guidi



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