"Pertini brigatista, uccise una marea di persone": consigliere leghista travolto dopo dichiarazioni shock

Non potevano che suscitare disappunto fino alla vergogna le dichiarazioni del giovane consigliere comunale leghista Filippo Frugoli, eletto a Massa nella maggioranza che sostiene il sindaco Alessandro Persiani. L'intitolazione di un ponte a Sandro Pertini ha scatenato in Frugoli la rabbia riportata in un post dove apostrofa il 7° presidente della Repubblica come "capo partigiano che uccise una marea di persone accusate di essere fasciste o collaborazioniste con i fascisti" e "lo stesso che annunciò di essere un brigatista rosso". In controproposta annuncia la richiesta di dedica di qualche via "alle stragi partigiane, alle vittime dei partigiani e delle brigate rosse".

Il delirio sui social è stato cancellato poco dopo e con un altro post Frugoli chiede scusa per aver sbagliato, giustificando ilfatto che "a 21 anni forse è ancora più facile sbagliare e penso anche che esistano errori molto più gravi".

L'opinione pubblica, anche la stessa Lega oltre al sindaco Persiani, è stata unidirezionale, stigmatizzando l'uscita infelice

Enrico Rossi: "Se Frugoli può parlare lo deve soprattutto a uomini come Pertini"

A Massa un giovane consigliere comunale della Lega si è scagliato contro l'idea di intitolare un ponte alla memoria di Sandro Pertini. In un post, poi cancellato, è arrivato a descrivere Pertini come un assassino e un brigatista. In altri tempi posizioni del genere avrebbero suscitato il riso. Ma oggi va di moda l'apologia del fascismo e quindi è bene rinfrescare la memoria. Se oggi questo esponente della Lega di Salvini può parlare, farsi eleggere in Consiglio comunale, scrivere certe scempiaggini, lo deve soprattutto a donne e uomini come Sandro Pertini che combatterono contro il nazismo e il fascismo, liberandoci dalla dittatura. Pertini appartiene alla generazione dei padri della Repubblica, i partigiani. Come Vittorio Foa che al senatore repubblichino e fascista Giorgio Pisanò una volta disse: «Abbiamo vinto noi e sei diventato senatore; se aveste vinto voi io sarei morto o in galera»

Daniele Belotti (commissario regionale Lega ): "Per la giovane età guardi al futuro e non al passato"

“Prendiamo completamente le distanze - afferma Daniele Belotti, Commissario regionale della Lega-  da quanto dichiarato sui social dal nostro consigliere comunale massese, Filippo Frugoli. Parole sconsiderate su cui dissentiamo in toto; per noi, il compianto Presidente Sandro Pertini è in realtà una delle massime ed apprezzate figure istituzionali italiane e certamente non merita certe inaccettabili dichiarazioni. Probabilmente la giovane età di Frugoli non gli ha permesso di essere maggiormente riflessivo, prima di esternare pensieri censurabili; invitiamo il Consigliere a guardare più al futuro e non al passato".

Valerio Fabiani (segreteria regionale Pd): "Farebbe bene a dimettersi"

“Può un consigliere comunale accusare Sandro Pertini di essere un assassino e un brigatista? No, non può accadere.

Purtroppo invece è accaduto a Massa, in Toscana, dove un consigliere comunale della Lega per protestare contro la richiesta di intitolazione di un ponte a Pertini pervenuta da un'associazione ha in questo modo motivato la sua contrarietà.

Il consigliere nonché segretario del giovani leghisti di quella città ha provato a rimediare cancellando il post e scrivendone un altro dove prova a scusarsi dicendo che "probabilmente" non avrebbe dovuto scrivere quello precedente contro Pertini.

A noi ci basta quel "probabilmente" per capire che se il consigliere comunale intendesse davvero rimediare, oltre alle scuse, farebbe bene a dimettersi. Potrebbe così dedicare il tempo che oggi impiega nella sua attività di rappresentante istituzionale ad aprire qualche libro e dare una ripassatina alla storia. Perché, in tutta evidenza, ne avrebbe davvero tanto bisogno.

E adesso, per favore, intitolate quel ponte, una strada o una piazza o quel che volete a quel gigante della storia italiana che è Sandro Pertini e che non merita nemmeno di essere accostato a certi individui.

Partigiano, socialista, uno dei Presidenti della Repubblica più amati dagli italiani. Uno dei padri della democrazia e della Repubblica che nessuno scorderà mai”.



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