Tavolo etico, premio di risultato, precarietà: accordi sindacati-conciatori nella Zona del Cuoio

Il premio di risultato (anche in welfare), l'istituzione di un tavolo etico, la banca ore solidale, la lotta al lavoro precario. Sono alcuni dei punti focali dei due accordi di distretto che Cgil, Cisl e Uil hanno firmato - dopo quasi un anno di trattativa - riguardo la conceria con Unione Industriali Pisani, Assoconciatori e Consorzio Conciatori.

Sono novità importanti per tutte le conce del Comprensorio e che riguardano il triennio 2021-2022-2023, come hanno spiegato Loris Mainardi segretario generale di Filctem Cgil, Papa Demba di Uiltec Uil, Marcello Familiari di Femca Cisl e Alessandro Conforti di Filctem Cgil.

Partiamo da uno dei punti considerati più importanti, vale a dire il tavolo etico. I sindacati hanno spiegato: "Si vanno a controllare le filiere produttive per prevenire fenomeni di dumping [mancato rispetto delle leggi in materia di sicurezza, diritti del lavoratore e tutela ambientale, che permette di abbassare costi, ndr], oppure si evitano casi di aziende in cui il titolare fa lavorare a nero e picchia chi chiede i soldi... Le griff hanno salvato alcune azienda ma adesso strizzano il collo, quindi vogliamo evitare che i nuovi ritmi e le nuove necessità portino a brutte conseguenze".

Da Cgil, Cisl e Uil è arrivata grande soddisfazione anche per il premio di risultato, che per la conceria diventa un premio di zona e va a coinvolgere circa tremila lavoratori negli ambiti produttivi delle concerie ed è senza anzianità: "È stato confermato a 2mila euro, uno dei più alti in Italia per la concia. Viene basato su quattro parametri: margine operativo lordo che è il più importante economicamente, poi tasso di produttività basato sull'assenteismo, risparmio su consumo energetico e risparmio su consumo di acqua. Questo accordo dà forza a noi e dà lustro al distretto".

Il premio può essere 'convertito' in welfare. Per esempio, i 2mila euro succitati possono essere trasformati in un servizio come l'asilo nido e non vengono tassati come accade per chi vuole il premio in contanti: "Si tratta quasi di una quattordicesima. È importante perché il settore è dinamico e se ne sono resi conto anche gli imprenditori".

Tra le novità troviamo anche l'istituzione di una banca ore solidale, in cui i lavoratori cedono ore di permesso ai colleghi che ne hanno bisogno, e l'opportunità di un'ora in più di assemblea congiunta con le proprietà su temi di sicurezza e salute sul lavoro.

Un altro accordo è parimenti significativo per la conceria, perché va a inserirsi in quel 'lavoro grigio' di cui spesso hanno parlato i sindacati. "Il decreto dignità inizialmente voleva sconfiggere il precariato, ma in realtà ha creato turnover. Questo perché chi è precario, in sede di rinnovo si vede 'sostituito' da altri lavoratori. Questo perché per le aziende le causali del secondo rinnovo sono troppo stringenti", hanno spiegato, "e quindi abbiamo deciso di togliere la causalità sul secondo rinnovo. Inoltre, la conceria deve stabilizzare almeno un lavoratore su cinque, altrimenti non può più usare questa deroga del decreto".

In definitiva, hanno concluso i sindacati, "l'accordo di prossimità dà lustro a noi e anche alle aziende, in cui creerà più professionalità. Anche ai piani alti è piaciuto l'accordo e non ci stupiremmo di ritrovarlo nei contratti nazionali".

 



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