Formazione e lavoro, Grieco a Empoli per 'Lift': "Tasso di occupazione alto"

(foto gonews.it)

Lavoro, Istruzione, Formazione, Transizioni. È LIFT, il progetto della Regione Toscana che stamani, mercoledì 19 febbraio, è stato presentato a Empoli al centro Asev dall'assessore regionale Cristina Grieco. Lift intende spiegare il modello toscano che conduce dal sistema scolastico al mercato del lavoro ma oggi il focus è stato spostato pure sull'Empolese Valdelsa.

Lift è un acronimo che racchiude gli strumenti del progetto, ma anche una parola di senso compiuto. In inglese significa ascensore, proprio perché uno degli obiettivi della Regione è "far ripartire l'ascensore sociale". I dati, come è stato detto nel convegno, sono molto interessanti per i comuni dell'Unione, anche se lo spauracchio arriva da molto lontano, almeno geograficamente.

"Viviamo un periodo difficile, da 10 anni siamo in crisi ma la Toscana regge per merito della sua capacità di esportare. Ci sono differenze tra zona e zona. La parte centrale regge bene, Empoli ha tenuto e mostra sia una bassa disoccupazione, sia una alta occupazione e una forte specializzazione manifatturiera che lo rende importante nel campo internazionale. È una area forte in un contesto debole. La preoccupazione futura nasce dal contesto internazionale che sta cambiando, anche questa area potrebbe soffrire" ha detto Stefano Casini Benvenuti, presidente Irpet.

Queste le parole di Grieco, presente con Francesca Giovani e Paolo Baldi dalla Regione: "L'Empolese Valdelsa ha risposto bene alle proposte della regione. Sono stati investiti 24 milioni per istruzione e formazione. Ha risposto bene anche dalle politiche attive del lavoro, il tasso di occupazione è alto e i risultati sono positivi. Noi però vogliamo anche ascoltate, stiamo prendendo decisioni sul prossimo settennato di fondi comunitari e sentire i territori per indirizzare le scelte è molto importante".

Sempre Grieco sulle prospettive per il futuro: "Servono occasioni di apprendimento permanente, l'innovazione tecnologia è veloce e serve un apprendimento dalla prima infanzia, bisogna puntare sulle alleanze formative. Un ruolo significativo lo giocherà pure la transizione ecologica".

Gianmarco Lotti



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