Toscana a Sinistra: "Rete dei consultori, accesso all'aborto farmacologico e intervento sull'obiezione di coscienza"

“L’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza rischia di essere limitato gravemente dall’emergenza Covid-19. La Regione Toscana in questo momento deve implementare la procedura farmacologica semplificando i percorsi, portando la somministrazione a livello territoriale per limitare gli accessi ospedalieri e i conseguenti rischi di contagio ed estendendo, seppur limitatamente all’attuale periodo, il ricorso al Ru486 sino alle nove settimane. È poi imprescindibile l’approvazione urgente della delibera regionale riorganizzativa della rete dei consultori, con le proposte di emendamento avanzate dal Tavolo regionale sulla 194 (tra cui quella di togliere la parte che riguardava i finanziamenti alle associazioni pro vita e al terzo settore). Occorre anche intervenire sulla delicata ma cruciale questione dell'obiezione di coscienza”. Sono queste le richieste che i Consiglieri regionali Paolo Sarti (Toscana a sinistra), Serena Spinelli e Monica Pecori (Gruppo Misto) intendono sottoporre all'attenzione della giunta e all'assessore Saccardi nel prossimo Consiglio regionale di mercoledì 6 maggio.

“Nella seduta del Consiglio - dichiarano i consiglieri – chiederemo che venga messa in discussione la proposta di risoluzione, di cui siamo primi firmatari e sottoscritta da un'ampia maggioranza di consiglieri, presentata lo scorso 26 febbraio e mai discussa per il sopravvenire dell'emergenza. Rilanceremo quindi i contenuti di quella proposta, integrandoli con ulteriori soluzioni, legate all'emergenza che stiamo vivendo e alla certezza che con il Covid 19 dovremo convivere a lungo. Aspetti che peraltro sono stati anche al centro di una lettera all'Assessore Saccardi elaborata dal Tavolo regionale sulla 194 di cui facciamo parte. Intendiamo quindi coinvolgere i consiglieri in questa discussione, che riguarda nello specifico le strutture consultoriali e l'accesso all'IVG, ma che è una riflessione estendibile a tutti quei servizi a cui, consentire un accesso certo, significa garantire la qualità della vita. Oltre al tema oggi ancora più fondamentale della Igv famacologica, chiediamo perciò che si affronti anche la questione dell'obiezione di coscienza, garantendo nelle strutture almeno il 50% di personale non obiettore, eventualmente con concorsi pubblici specifici e la mobilità del personale”.
“L’interruzione volontaria di gravidanza – proseguono i consiglieri - è un servizio essenziale e per sua stessa natura indifferibile. I servizi territoriali per la certificazione non sono stati sospesi ma di fatto l’accessibilità si è ridotta. Speravamo che nell’attuale riorganizzazione della macchina sanitaria venisse potenziato il ruolo del territorio, dei suoi servizi, dell’applicazione della IVG farmacologica, anche attraverso adeguati finanziamenti, come è avvenuto per altri comparti della sanità”.

“Abbiamo anche rivolto interrogazioni all'assessore Saccardi, in merito alla verifica della garanzia del percorso IVG in questa fase emergenziale e sull’opportunità di prevedere un’implementazione della metodica farmacologica, interrogazioni che hanno avuto risposte che ci sono apparse insufficienti e non operative rispetto a quanto l’emergenza oggi impone in termini di programmazione, prevenzione e innovazione”.

“Pensiamo infatti che la rete consultoriale regionale può, anzi “deve” sfruttare questo momento per realizzare l’innovazione nelle metodiche della prestazione IVG che ci allineino agli altri paesi europei. Ma questo salto in avanti da parte dell’esecutivo regionale per ora non c'è stato”. “Confessiamo - concludono i consiglieri regionali - anche la preoccupazione per alcune scelte fatte, come quella di trasferire il servizio delle IVG chirurgiche dal presidio Palagi di Firenze alla clinica Leonardo di Sovigliana, dettata dalla necessità di sostituirvi un reparto Covid-19. Oltre alle difficoltà logistiche incontrate da molte donne rischia di perdersi l’esperienza innovativa nei servizi per l’interruzione di gravidanza che il Palagi rappresenta. Esperienza e servizio che ci auguriamo siano ripristinati il prima possibile”.

 

Gruppo Consiliare Toscana a Sinistra
Regione Toscana



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