Federconsumatori: "Si alla ripartenza, ma senza peggiorare le condizioni di famiglie, utenti e consumatori"


Assistiamo preoccupati ad un aumento della povertà in modo diffuso . Quella che fino a poco tempo fa veniva definita povertà relativa , per differenziarla da quella assoluta nella quale perfino i bisogni primari erano negati ( 5 milioni di nostri concittadini ), e che riusciva a campare "tirando la cinghia", rischia , in assenza di interventi di sostegno di precipitare verso il basso. Le statistiche ci dicono che la capacità di onorare i debiti, comprese le spese per la casa che al netto di mutui e affitti rappresentano in media il 15 % del reddito disponibile , si completava spesso con il pagamento di tredicesime.

Lo dimostra il fatto che solo il 50% di quelle entrate viene speso nel circuito degli acquisti .
Questa aerea di milioni di famiglie costituita per lo più da lavoratori dipendenti, atipici e pensionati rischia , oggi , di fare un passo indietro e di essere vittima di quella forbice di maggiori diseguaglianze che potrebbero , in assenza di politiche attive di sostegno , aumentare e mettere a rischio la ripartenza.

Consumatori e utenti più poveri domani non sono la soluzione ma il problema.
Già alcuni segnali evidenziano questo stato di cose . C'è un progressiva e consistente aumento della morosità nel pagamento di luce , gas , acqua . Su questo ultimo servizio , a fronte di una morosità storica del 2% biennale , siamo già intorno al 15/20 % su base trimestrale .
Le incertezze del domani insieme alla percezione che le cose per un po’ di tempo non andranno bene sono una miscela che può generare oltre al disagio sociale, disillusione e rancore verso le istituzioni .
Come Associazioni dei Consumatori siamo convinti della necessità di intervenire sul tessuto economico e produttivo con incentivi ed agevolazioni , anche se sommessamente ci limitiamo a chiedere verifiche sui destinatari, sulla loro coerenza e efficacia nel rapporto con i propri stakeholder .

Ripartenza , senza escludere , anzi difendere le condizioni di cittadini e consumatori , questo è necessario. Dal nostro osservatorio ci permettiamo di fare alcune considerazioni relative agli interventi , per noi insufficienti , a favore dei consumatori relativi al sistema tariffario dei servizi di gas, luce , acqua, trasporti e rifiuti.
Gli interventi di Arera , (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ) rischiano di essere non adeguati in questo contesto . Non si capisce , ad esempio , perché le utenze domestiche dovrebbero essere escluse dal bonus delle componenti fisse e degli oneri di sistema nel trimestre aprile / giugno 2020. Non si capisce perché il contributo del Mise ( 600 milioni di euro ) non serva per sostegno alle utenze domestiche . La fascia Isee per l' accesso ai bonus energia , acqua ha una soglia di 8265 euro innalzata a 20.000 per famiglie con 4 ( quattro figli ) , e la stessa Isee fa riferimento al reddito di due anni prima anche aggiornabile con l 'Isee corrente . Condivisibile la proroga al 31 luglio per la richiesta del bonus.

Questa sarebbe l' occasione per una verifica strutturale delle bollette. Via gli oneri di sistema per tutti , sono anacronistici balzelli : contributi alla aziende energivore, contributi per la dismissione centrali nucleari, e via con altre amenità .
Valgono più del 50% della bolletta , vengono richiesti anche in assenza di consumi. Ora basta.
La stessa Arera ha sospeso (ad oggi) fino al 17 maggio i distacchi per morosità per i clienti di gas, energia e acqua . Da quella data i fornitori potranno riavviare le procedure di messa in mora dei clienti finali . Non basta . La proroga della sospensione dei distacchi va portata ameno fino al 31/12/2020 , così come va richiesta la sospensione del pagamento delle bollette per tutte le famiglie che versano in condizioni di disagio economico, prevedendo forme di rateizzazione, senza oneri o sospensione per coloro che perdono il lavoro o che sono in cassa integrazione ricorrendo alle quote accantonate negli anni attraverso il contributo realizzato , in minima parte , con gli oneri di sistema.

Sarebbe questa l’occasione di anticipare i bonus sociali automatici, già previsti per il 2021 nel DL approvato a fine 2019, incrociando i dati dell’Acquirente Unico e i dati Inps tramite Isee. Ad oggi solo il 35% degli aventi diritto li conosce e ne fa richiesta !!!
Siamo nella situazione paradossale che i consumi di tutte le utenze sono aumentati in questa fase di "stare a casa " , i costi per gli stessi sono pertanto aumentati , spesso in modo considerevole considerando il meccanismo tariffario, a fronte di minori risorse disponibili per le famiglie. Anche in questo caso , considerata la eccezionalità di questa fase , è possibile rivedere il meccanismo tariffario evitando che l' aumento dei consumi modifichi il costo unitario del servizio?
Prendiamo ad esempio il servizio idrico che sebbene risponda agli indirizzi della Autorità nazionale , ha, in Toscana, la caratteristica di essere governato e gestito con articolazioni societarie a forte connotazione pubblica.

Già come Crcu abbiamo chiesto alla Autorità Idrica Toscana di monitorare attentamente i consumi di questo periodo e nel caso di sforamento nelle fasce superiori , in base ai consumi degli anni precedenti , di non tenerne conto e chiedere ai gestori di fatturarli al costo più basso , si tratta di oscillazioni che vanno da 0,50 /0,70 euro mcubo prima fascia a 3,30 /3,50 mcubo terza fascia . Allo stesso tempo abbiamo chiesto di recuperare la morosità senza interessi a partire dall' autunno 2020.

Infine , due grossi macigni stanno pendendo sulle famiglie : i conguagli nel Servizio Idrico ed il meccanismo dei bonus integrativi .
I conguagli nel Servizio Idrico Integrato sono alla base del sistema tariffario. Cioè fatto cento le entrate necessarie al pareggio di bilancio , le stesse devono essere garantite dal tariffa sui consumi . Ovviamente questo avviene l' anno successivo alla presentazione del bilancio . Pertanto se nel 2020 i consumi , in generale tranne che per le utenze domestiche , sono stati più bassi : ristoranti , bar , alberghi ect... chiusi , il costo per mcubo rischia di innalzarsi per le utenze domestiche. Effetto devastante , bomba sociale a scoppio ritardato.
Altro punto tragico i bonus integrativi in aggiunta a quelli previsti a livello di Autorità nazionale , utili a mitigare i costi delle tariffe . I comuni con risorse proprie definiscono parametri Isee ulteriori rispetto a quelli previsti da Arera , aggiuntivi , spesso differenziati tra loro a seconda delle disponibilità finanziarie dell'Ente locale. Differenziazioni di per sé discutibili , ma non è questo il tema.Ancora non abbiamo una risposta in merito alla situazione di un ristoro per tutti gli utenti che hanno un abbonamento di T.P.L. che causa le restrizioni del Covid-19 dai primi giorni di marzo non utilizzano.

Sulla Tari per le utenze domestiche, bene la proroga al 30 giugno, chiediamo ai comuni di applicare ai soggetti economicamente svantaggiati le stesse agevolazioni tariffarie previste per energia, gas e acqua.
Il tema dirimente è cosa accadrà domani.

In presenza, per ragioni oggettive, di minori risorse da parte dei Comuni le ricadute negative possono pesare su quella fascia di popolazione che andrebbe  maggiormente tutelata, in modo che la ripartenza lo sia per tutti a partire dalle fasce più deboli. Queste considerazioni e proposte, la Federconsumatori Toscana, le rappresenterà nel prossimo Comitato Regionale Consumatori e Utenti della Toscana in programma nei prossimi giorni.

Massimo Falorni, Presidente Federconsumatori Toscana

Ufficio Stampa Cgil Toscana e Firenze



Tutte le notizie di Toscana

<< Indietro

torna a inizio pagina