Balneari Sib e Confcommercio Pisa protestano: "Virus sono tasse e burocrazia"

Parte dalla costa pisana la protesta delle imprese balneari, riunite sotto l'egida di Confcommercio Pisa e Sindacato Italiani Balneari Sib. Non distruggete le spiagge italiane! – questo è il grido degli oltre settanta stabilimenti balneari a gestione familiare, un punto di forza e di continuità del sistema di accoglienza turistica pisana.

Il virus sono le tasse, la burocrazia, gli sprechi della politica, la Bolkestein, la spesa pubblica improduttiva denunciano gli oltre cento imprenditori del mare riuniti per un flashmob al bagno Roma di Tirrenia e molto preoccupati a causa dell'incertezza di una stagione estiva non ancora avviata e all'insegna del Covid-19.

“E da linee guida Inail che definire grottesche e inaccettabili è un eufemismo” – dichiara Fabrizio Fontani, presidente di ConfLitorale Confcommercio e rappresentante del Sib: “si tratta di indicazioni assolutamente inapplicabili, la prima delle quali è la distanza di 5 metri tra un ombrellone e l'altro e 4,5 metri per la distanza individuale. Misure teoriche che non tengono in alcun conto della realtà e delle differenze tra spiaggia e spiaggia e con una disparità enorme rispetto ad altre situazioni, come ad esempio il trasporto aereo o la frequentazione di parchi. A questo aggiungiamo la responsabilità che si vorrebbe in carico ai gestori sui comportamenti in battigia dei bagnanti e persino sulla vigilanza del distanziamento sociale dei bambini, in tutte le circostanze. Per non parlare poi del rischio concreto di una denuncia penale in carico al gestore, qualora un proprio dipendente e collaboratore dovesse contagiarsi con il Covid”.

“Parliamo di oltre 7 mila imprese in tutta Italia, che rischiano una perdita di fatturato tra il 60% e il 70%, vere e proprie eccellenze dell'accoglienza turistica, con la Toscana seconda in Italia dopo la Liguria forte di 900 attività balneari distribuite lungo 397 chilometri di costa, un patrimonio enorme, che ad oggi rischia di non iniziare la stagione a causa di scelte politiche del governo semplicemente scellerate.” - il commento del direttore di Confcommercio Federico Pieragnoli che conclude: “Proponiamo una soluzione responsabile che potrebbe essere 10 metri al punto ombra con tempi certi e immediati per la riapertura”.

“Giugno è ormai alle porte e la stagione balneare, in una situazione normale, sarebbe già iniziata” - le parole del sindaco di Pisa Michele Conti: “Ho deciso di partecipare al flashmob degli operatori degli stabilimenti balneari per mostrar loro la vicinanza dell’Amministrazione Comunale e per chiedere che sia consentito ai balneari di poter ripartire secondo regole chiare. È bene ricordare che questa non sarà un’estate normale, sarà diversa dal punto di vista organizzativo e la ripartenza ovviamente dovrà prevedere una serie di disposizioni particolari, dove dovranno essere osservate delle norme di distanza fra gli ombrelloni, nelle strutture ricettive e in quelle di ristorazione.

Quello che i balneari hanno voluto lanciare stamani è un grido di dolore: gli operatori non hanno ancora certezza sulle modalità per poter ripartire e non possono di conseguenza organizzarsi. Quanto distanziamento? Quanti metri tra ombrelloni? Gli ingressi saranno contingentati? Come Amministrazione chiediamo al Governo centrale e al Governatore Rossi che si arrivi a fornire soluzioni veloci e risposte certe su come far ripartire i nostri operatori e, di conseguenza, tutto l’indotto del turismo balneare. La situazione economica generale comincia a diventare complessa e urgente, lavoriamo insieme per far sì che gli stabilimenti e più in generale tutti gli operatori del litorale possano ripartire velocemente, così che l’estate 2020 possa rappresentare il primo segnale di ripresa economica per il nostro territorio”.

Fonte: Confcommercio Pisa



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