Estar indagata sui 200 ventilatori polmonari mai arrivati: i commenti

La procura di Firenze ha aperto l'indagine sull'acquisto da parte di Estar, la centrale unica di acquisto per le Aziende sanitarie toscane, di 200 ventilatori polmonari che l'ente avrebbe pagato 7 milioni di euro ma che non sarebbero mai stati consegnati. Qui i dettagli 

I commenti dalla politica sulla vicenda. 

Torselli (FdI): "In attesa che la magistratura faccia il proprio corso, pretendiamo spiegazioni politiche"

“L’apertura di un fascicolo da parte della Procura della Repubblica nei confronti di Estar per la spesa di 7 Milioni di euro per 200 ventilatori polmonari mai arrivati, non è soltanto un problema giudiziario, ma anche politico. In attesa che la magistratura faccia il proprio corso, nel quale non ci intromettiamo, pretendiamo invece che Enrico Rossi ed Estar forniscano una spiegazione politica a quanto leggiamo in queste ore sulla stampa”. Così Francesco Torselli, portavoce regionale di Fratelli d’Italia.

“Quello che deciderà la procura - spiega Torselli - non è affar mio; ma se la Toscana avesse avuto un’emergenza Covid19 maggiore di quella che fortunatamente ha avuto e se quei 200 ventilatori fossero stati fondamentali per salvare la vita di centinaia di toscani, cosa sarebbe successo? Cosa avrebbero raccontato alle famiglie delle eventuali vittime? Che non sapevano dove erano finiti 7 Milioni di Euro? A queste domande Enrico Rossi ed Estar devono rendere conto subito ai cittadini toscani, ancor prima che alla magistratura”.

Marcheschi (FdI): "Sarebbe opportuno che le due dirigenti Estar si autosospendessero o rassegnassero le dimissioni" 

“In attesa che l’inchiesta della Procura di Firenze faccia il suo corso, sarebbe opportuno, a garanzia propria e dell’ente, che le due dirigenti Estar coinvolte si autosospendessero o rassegnassero le dimissioni -dichiara il Consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fdi)- Evidentemente non ero l’unico ad indagare sulle mega spese della Regione Toscana per mascherine e vario materiale Sanitario. Dopo i buchi delle Asl di Massa e di Siena, ancora nuove pesanti ombre sui conti e sulle spese folli della Sanità Toscana, anche nell’emergenza. Sta facendo scalpore l’inchiesta della Procura sull’acquisto da parte di Estar di 200 ventilatori polmonari che l’ente, in piena emergenza Coronavirus, avrebbe pagato 7 milioni di euro ma che non sarebbero mai stati consegnati. In uno dei tanti accessi agli atti da noi fatti, Monica Piovi direttore generale di Estar ha dichiarato che ha proceduto a negoziare, senza previa pubblicazione di bando, ai sensi dell’art.63  comma 2 del codice degli appalti. Anac, nelle linee guida n.8 prevede che, nonostante sia una procedura di acquisto in deroga alle normali procedure, l’ente pubblico “operi nel pieno rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza, ovvero dei principi di concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza e proporzionalità. Ci hanno negato ripetutamente gli atti, delibere e determine, insinuando il ragionevole dubbio che abbiano proceduto non rispettando i principi imposti dalla legge e dalle disposizioni dell’Anticorruzione. Anche in fase emergenziale la delibera deve essere l’atto fondante di qualsiasi tipo di transazione”.



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