Massarosa senza fondi per le scuole, la furia dei genitori

Cosa è emerso dall’assemblea pubblica di martedì 23 giugno al teatro Manzoni a Massarosa.

Il teatro Manzoni con capienza ridotta a 120 posti a causa delle norme anti-covid è stato riempito e un nutrito gruppo di persone è dovuto rimanere fuori a seguire l’assemblea in
diretta Facebook, ma si è voluto comunque registrare all’ingresso per dimostrare attaccamento alla causa e solidarietà verso l’iniziativa. Al momento in cui scriviamo il video live ha poco meno di 5000 visualizzazioni, 51 condivisioni e 400 commenti.

Oltre ai genitori di varie scuole del territorio massarosese, almeno 30 insegnanti incluse le dirigenti dei due plessi scolastici e rappresentanti della minoranza (Partito Democratico, Sinistra Comune, Massarosa Domani, Massarosa Futuro e fuoriusciti dalla minoranza confluiti nel gruppo misto) all’assemblea erano presenti il sindaco Coluccini e la giunta comunale.

Purtroppo, da quello che è emerso dalla serata, il Comune di Massarosa, in condizione di dissesto, approverà a giorni un bilancio in cui non compare nessuna voce di spesa per i nidi e per i servizi della mensa e del trasporto scolastico. I bandi e le domande per la riconferma dei nidi, seppur preparati da tempo negli uffici di competenza, non sono stati ancora inviati e sono bloccati senza motivo, mentre alla domanda diretta al Sindaco su come fossero stati utilizzati i finanziamenti regionali destinati ai nidi non abbiamo avuto alcuna risposta.

Non abbiamo ricevuto risposta nemmeno in merito alle soluzioni pensate mantenere questi servizi, sempre che si voglia mantenerli per davvero. Togliere servizi essenziali per le famiglie
come nidi, mense e pulmini, significherebbe mettere in ginocchio una comunità, mandare a casa dei lavoratori formati (tra l’altro con soldi del comune) e, di fatto, rimodulare la didattica
per chi frequenta il tempo pieno.

Non è arrivata nessuna risposta da parte del sindaco nemmeno sulla scuola di Quiesa e sul problema sorto con un piano inagibile della scuola elementare di Bozzano. Dopo l'ennesimo
appello d’insegnanti e genitori della scuola Quiesa e la conferma della presenza dei fondi stanziati "persi in un capitolo di bilancio non controllato dall'amministrazione attuale" così
come riferito durante l'assemblea dal sindaco, il comitato Scuola Quiesa continua a non comprendere l'immobilismo che si è creato intorno all'assegnazione del progetto di ristrutturazione e si dice profondamente preoccupato per il destino ormai prossimo degli alunni dei plessi coinvolti e il relativo distanziamento che causa covid-19 dovrà essere attuato per il prossimo anno scolastico.

I tanti genitori presenti in sala, da quelli che hanno voluto fortemente questa iniziativa aperta a tutti, sono rimasti delusi dalle risposte del sindaco, che di fatto non solo non sono andate
dirette al punto, ma non hanno lasciato presagire niente di buono. Le richieste dei genitorisono molto precise: riapriranno le scuole a settembre? Quali? In che modo? Ci saranno mense e trasporto scolastico? A oggi non è dato saperlo.

Sicuramente andremo avanti con le nostre richieste finché non otterremo delle risposte positive e che non vadano a discapito dei lavoratori delle scuole coinvolte. Rimaniamo a disposizione per qualsiasi confronto ma vogliamo risposte chiare e in tempi brevi. Crediamo nella scuola come servizio educativo e formativo fin dalla primissima infanzia e non accettiamo che i nostri bambini non siano considerati una primaria importanza per la comunità tutta.

Genitori dei ragazzi che frequentano gli istituti scolastici del Comune di Massarosa



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