Coop Montespertoli omaggia il cavaliere Bruno Faggioli

Bruno Faggioli, Cavaliere della Repubblica Consegna pergamena Coop Montespertoli

Il Presidente di Coop Montespertoli Luciano Cutrini ha consegnato un attestato di gratitudine e un piccolo dono, nella mattina di lunedì 6 luglio scorso, insieme a una delegazione rappresentata da Massimiliano Maionchi, direttore del negozio, Mario Niccolai, Raffaella Lari e Giovanna M. Carli, giornalista e storica, responsabile Comunicazione, accompagnati dal Cavalier Vieri Lascialfari, cerimoniere della Polizia Municipale dell'Unione dei Comuni, incaricato dal Sindaco di Montespertoli, Alessio Mugnaini a condurre indagini storico biografiche a corredo della richiesta di onorificenza trasmessa dal Sindaco al Palazzo del Quirinale.

“Bruno è stato uno tra i primi montespertolesi – commenta Vieri Lascialfari – che ho conosciuto giungendo nel 2005, trasferito in servizio presso il Comando P.M. di Montespertoli. Bruno, con la sua umiltà e con la sua delicatezza, ha sempre partecipato a tutte le cerimonie civili a ricordo dei Caduti, sempre ha gioito con gli allora reduci che ricevevano onorificenze. Bruno, ultimo reduce vivente della Seconda Guerra mondiale non aveva mai chiesto nessuna medaglia, ci ha pensato oggi il Presidente della Repubblica che, con la pratica trasmessa dal Sindaco di Montespertoli della quale ho curato la ricerca storica biografica, ha oggi insignito questo uomo nobile d’animo, altruista e dedito al prossimo, della massima onorificenza della Repubblica italiana”.

In molti ricordano il suo coraggio: a diciannove anni dopo l’8 settembre 1943, è stato fatto prigioniero dai tedeschi ma è riuscito a evadere calandosi da una finestra, con una corda portata dal padre, insieme ad altri due commilitoni. Spesso ha partecipato a incontri entrando nelle aule delle scuole di Montespertoli con gli altri compagni reduci di cui a oggi è il solo sopravvissuto, per ricordare i principi di pace e libertà. Durante la leva militare il Cavalier Faggioli apparteneva al 41° reggimento artiglieria con sede in Firenze: oggi è l'unico sopravvissuto di tale Reggimento. Bruno, sposandosi e lasciando il paese natale di San Casciano in Val di Pesa, si trasferì nella frazione di Gigliola dove è nata e vissuta la moglie Leda che aveva un negozio di generi alimentari proprio nella frazione. Qui i due coniugi hanno conosciuto la famiglia Milani e in particolar modo il giovane don Lorenzo che trascorreva il periodo estivo proprio nella fattoria, residenza estiva della sua famiglia.

“Un uomo altruista, generoso, che dava tutto agli altri – ricorda così la signora Leda il giovane Lorenzo – un esempio per tutti”. “Andando nel negozio Coop Montespertoli – ha commentato Bruno – mi sono commosso per l'affetto che ho ricevuto dal Presidente, dott. Luciano Cutrini, dal direttore Massimiliano Maionchi e da tutto il personale che, avendo saputo di questa mia nomina, si sono mostrati a loro volta commossi. Ringrazio Coop Montespertoli e tutte le persone che, dimostrando un affetto grandissimo, hanno avuto un pensiero di affetto per me permettendomi di lasciare alle future generazioni un grande monito contro la guerra”. Davvero molto bello vedere in negozio Bruno di novantasei anni con la moglie Leda di novantaquattro spingere il carrello e fare la spesa, insieme. “Esprimiamo la nostra gratitudine alle autorità che hanno permesso di conferire l'onorificenza allo zio Bruno, – commentano i parenti tutti - a quelle intervenute alla cerimonia. Desideriamo inoltre ringraziare tutte le persone che hanno dimostrato vicinanza e affetto agli zii”. Un sentito omaggio e un ringraziamento al socio Coop Montespertoli per essersi distinto nella sua vita con azioni di vero altruismo e per essere uno dei soci più affezionati con la carta n. 78.

Fonte: Ufficio stampa



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