Autismo, nuovi spazi per il centro Agrabah di Santomato

Presentato da Agrabah (associazione genitori per l’autismo) Onlus e dalla Fondazione Raggio Verde un progetto per adeguare il Centro per l’età evolutiva di Santomato alle nuove disposizioni anti Covid potenziandone al contempo i servizi, dotandola di tecnologie innovative - in particolare, di una stanza multisensoriale - e rendendo gli ambienti più efficaci nel favorire una migliore qualità di vita dei ragazzi. La struttura si trova nella ex scuola elementare di Santomato, concessa in affitto dal Comune di Pistoia, ed è sede di attività di terapia, riabilitazione, studio e ricerca nei soggetti affetti da disturbo dello spettro autistico in età evolutiva. Il progetto, firmato dalla start up fiorentina DU IT (Design for user innovation technology), ha un costo complessivo di 60mila euro e sarà realizzato grazie a un generoso contributo (pari a circa il 50% della spesa) concesso dalla Fondazione Caript nell’ambito del bando Socialmente 2020.

L’iniziativa è stata illustrata stamani a Santomato in occasione di una conferenza stampa che ha visto intervenire gli architetti Elena Bellini e Lorenzo Romualdi, fondatori di DU IT e autori del progetto, Alvaro Gaggioli e Rossella Nausanti, rispettivamente presidente e vicepresidente di Agrabah, e Giancarlo Magni, presidente della Fondazione Raggio Verde. Presenti inoltre all’incontro la professoressa Paola Bellandi, membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Caript, e Stefano Dell'Orfanello, geometra del servizio lavori pubblici del Comune di Pistoia.

La conferenza stampa ha rappresentato anche l’occasione per accennare brevemente ai nuovi progetti in cantiere per Agrabah e Fondazione Raggio Verde, che domenica prossima festeggeranno la riapertura dei centri dopo il lockdown con un concerto all’aperto. Si tratterà di una doppia festa: oltre alla ripartenza sarà festeggiato infatti anche l’ottavo compleanno della Casa di Gello per l’età adulta. L’appuntamento dunque è proprio alla Casa di Gello alle 18 con la musica di Andrea Mati e un apericena su prenotazione (vedi allegato).

Il progetto per Santomato

La riqualificazione riguarderà la sala di attesa, gli ambienti di collegamento tra la sala d’attesa e i locali dedicati alle terapie e la creazione di una stanza multisensoriale, la quale rappresenta la parte più rilevante del progetto.

La sala di attesa

La sala di attesa è stata riprogettata sia nell’ottica di adeguare gli ambienti alle nuove esigenze di distanziamento e ai criteri per la sicurezza richiesti dalle disposizioni anti Covid sia per rendere la stanza maggiormente confortevole per quanti si trovano a stazionarvi. Migliorare il benessere, l’umore e la motivazione di genitori e caregiver, infatti, significa contribuire indirettamente ma significativamente anche sul benessere dei bambini e dei ragazzi.

Il progetto prevede di ingrandire l’attuale sala creando al suo interno alcune aree differenziate. Nella zona dedicata all’attesa vera e propria e all’interazione tra gli utenti vi saranno una libreria e un divano modulare, dove i genitori potranno relazionarsi tra loro e condividere l’attesa, oppure leggere, guardare la tv e rilassarsi, mentre i bimbi potranno giocare o a loro volta rilassarsi. Una lavagna potrà essere utilizzata per farli disegnare oppure per scambiare messaggi con gli operatori. Una nicchia multimediale, delimitata da una tenda a strappo, consentirà di sedersi e ascoltare musica o telefonare in totale privacy. Un angolo morbido e avvolgente, dove regolare luce, suoni e godere di una vibrazione tattile sonora, sarà dedicato al relax. Presente inoltre un’area appartata per i consulti con gli operatori.

Gli spazi di connessione

Ripensati anche gli spazi di connessione tra la sala d’attesa e i locali dedicati alla terapia. La lunghezza dell’attuale corridoio, solitamente ritenuta un elemento non favorevole per soggetti con disturbi dell’autismo, sarà ridotta. Allo scopo di favorire il benessere degli utenti saranno inoltre modificati i colori alle pareti e l’illuminazione, e saranno applicate delle stampe sul pavimento e delle foglie tattili sui muri.

La stanza multisensoriale

La riorganizzazione degli spazi consentirà inoltre di dedicare un’ampia sala a quella che costituisce senza dubbio la parte più rilevante dell’intero progettola creazione di una sensory room, che permetterà di dotare il centro di Santomato di un servizio terapeutico riabilitativo all’avanguardia, dotato di tecnologie innovative e modulabili attorno alle esigenze dell’utente. Gli approcci riabilitativi e terapeutici più recenti sottolineano infatti l’efficacia di stimolazioni sensoriali tattili, sonore oppure riguardanti luci, colori, aromi e immagini, nel ridurre lo stress e nel favorire la calma e l’equilibrio emozionale. Le stanze multisensoriali sfruttano le tecnologie domotiche per creare stimolazioni e regolarne l’intensità in base alle caratteristiche dell’assistito.

L’ambiente funzionerà attraverso un software sensoriale progettato da DU IT, dal funzionamento semplice. Consentirà di gestire quattro diversi scenari, “comandabili” attraverso un touch screen dal bambino stesso. Nella stanza saranno presenti una cascata ad acqua, una pedana vibrante sonora, un materasso ad acqua vibroacustico, videoproiettore, pouf e perfino un’area laghetto.

Fonte: Ufficio Stampa



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