A Firenze nasce Munar, il Museo della Narrazione

"Proprio adesso che il Ministro Franceschini ha annunciato la nascita del Museo della Lingua italiana - commenta Giovanna M. Carli, fondatrice del MUNAR di cui è presidente Gianni Garamanti - mi sembra arrivato il momento di volgere l'attenzione anche a una realtà importante e preesistente quale il Museo della Narrazione".

Il Munar, infatti, nasce un anno fa come “Un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo aperta al pubblico, che compie ricerche sulle testimonianze materiali dell'uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto, le espone a fini di studio, di educazione e di diletto”.
L'idea di creare un luogo di produzione culturale e di scambio (formazione, arte e spettacolo) da far riconoscere in Toscana secondo le regolari istanze per la qualifica di museo di rilevanza regionale nasce nel 2015 con l'obiettivo di centrare la sua attenzione sul visitatore e non sulla conservazione di beni inanimati (pur presenti anche se in quantità limitata e solo in modo funzionale alle esibizioni dal vivo).

Per perseguire queste finalità è nata nel 2019 l’APS “Museo della Narrazione”, per brevità MUNAR, che presenta un Consiglio Direttivo composto da responsabili di differenti aree tematiche (Arte, Cinema, Musica, Scrittura, Teatro) e di funzioni previste specificamente dallo Statuto (presidenza, segreteria, tesoreria). Il MUNAR può così vantare una profonda conoscenza nel mondo dell'arte e dello spettacolo, della formazione e dell'impresa culturale.
Il Museo della Narrazione ha ottenuto una lettera di manifestazione d’interesse dall'Università degli Studi di Firenze (Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali), ed è un'associazione affiliata AiCS, Ente Nazionale riconosciuto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

L’APS risulta iscritta al Registro Regionale delle Associazioni di Promozione Sociale Sezione “B”. Il Consiglio direttivo dell’APS è composto da:
- Giovanna Maria Carli (storica e critica dell’Arte, giornalista), responsabile dell’area Arti e Scuola
- Gianmarco D’Agostino (regista e produttore cinematografico) e Alessandro Anichini (videoeditor professionista e vicepresidente MUNAR), responsabili dell’area Cinema
- Aldo Gentileschi (musicista professionista), responsabile dell’area Musica
- Gianni Garamanti (già direttore della Fondazione Scienza e Tecnica e del Museo Firenze Scienza e Tecnica), responsabile dell'area Scrittura e attuale presidente del MUNAR
- Abner Rossi (regista, autore, poeta), responsabile dell’area Teatro

"Per il prossimo anno che vede al centro del nostro interesse le Celebrazioni dantesche - conclude Carli - abbiamo un fitto programma che sottoporremo, a breve, alle varie realtà istituzionali. Si sta ultimando, inoltre, un docu film sulla valorizzazione della Certosa di Firenze per la regia di Luigi Dell'Elba. A questo punto è d'obbligo creare ulteriori sinergie con Comuni, Regioni e Soprintendenze e soprattutto cercare una sede adatta a mostre, eventi culturali (musica, teatro, cinema), formazione, per far sviluppare il Museo della Narrazione e radicarlo nella società perché è un unicum nel suo genere e perché rivolto alla crescita delle nuove generazioni nella migliore diffusione della conoscenza su questioni quali l'integrazione etnica, lo sviluppo della coscienza e della responsabilità sociale, l'uso di alcol e sostanze psicotrope, la violenza domestica e il femminicidio, lo sfruttamento del lavoro minorile, la mancanza di rispetto per i diritti umani e per l'ambiente, la ricerca dei bisogni dell'individuo, lo sviluppo dei contenuti dell'offerta culturale sono articolati per cinque aree tematiche sinergiche (Arte, Cinema, Musica, Scrittura, Teatro). Le attività sono di tipo verticale tra le specifiche discipline (tramite spettacoli e mostre d’arte, formazione e didattica) e attività orizzontali (con produzioni multimediali e orientamento al lavoro, eventi culturali e spettacoli di varia contaminazione artistica). Le iniziative organizzate e prodotte si aprono al sostegno reciproco tra le associazioni di volontariato e di promozione sociale in Toscana, con le fondazioni e le imprese del territorio".

Fonte: Ufficio stampa



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