Meloni (Svolta!) attacca i consiglieri regionali Pd sui fondi europei

Nelle ultime settimane è diventato di moda parlare dei 'fondi europei' e di come impiegarli, anche per chi fino all'altro ieri ne sapeva poco e nulla e se ne disinteressava (senza considerare poi chi ora si riempie la bocca e vorrebbe riempirsi le tasche con i fondi UE contro i quali ha votato). Sono tanti a lanciarsi in esternazioni fantasiose alla ricerca
dell’”effetto wow”, cadendo su bucce di banana sia per i numeri citati che per le proposte di azioni da finanziare. Anche esponenti molto noti del Partito Democratico toscano:

Marco Niccolai, consigliere uscente e capolista a Pistoia, che ha proposto trionfante di usare i fondi straordinari per la ripresa “per la manutenzione ordinaria delle strade e il taglio
dell’erba”

Alessandra Nardini, capolista a Pisa e consigliere uscente che, pur componente della Commissione istituzionale politiche europee e affari internazionali, ha trattato il tema assai
marginalmente negli anni, perfino nei mesi di lock-down quando nel cuore dell’Europa si decideva il destino di un continente, ma ieri ha pubblicizzato in pompa magna un incontro
con imprese e categorie economiche su risorse europee e ripartenza

Antonio Mazzeo, altro candidato su Pisa e consigliere uscente, che in un suo post sponsorizzato, nel tentativo e forse nella fretta di impressionare, confonde il Recovery Fund col MES, usando i numeri di quest’ultimo (2,7 miliardi per la Toscana, se fosse attivato) per parlare del primo...sbagliando di diversi ordini di grandezza!

Sinceramente come cittadina, prima che come candidata, mi aspetto più competenza e meno superficialità su un tema così cruciale per la nostra Regione, da parte di chi si candida
a governarla. Non possiamo proprio permetterci questa improvvisazione.

Per Volt e per SVOLTA! questo tema è sempre stato un cardine. D’altra parte Volt è l'unico partito paneuropeo, l'unico a presentare valori e programmi condivisi in tutto il continente, incluso l'approccio alla gestione europea dei fondi, di cui il recovery fund sarà solo un primo passo.

Inoltre, è disarmante per chi come me ha dedicato la propria passione, la propria competenza e la propria professione a programmare un futuro europeo che finalmente funzioni appieno, vedere questo argomento svilito e bistrattato come se fosse la paghetta dei nonni o una vincita al totocalcio. Questi fondi li abbiamo ottenuti anche per aver patito enormi sofferenze e non possiamo rovesciarli sulla tavola solo perché per un attimo sembrano tanti, sembrano quasi troppi. Vanno seminati dove creeranno sviluppo, innovazione. Vanno investiti, non spesi, per dare migliori prospettive a giovani di trovare un lavoro, un futuro di cui andare orgogliosi.

Quando tra cinque anni la disoccupazione sarà diminuita, l'emigrazione dei nostri talenti contenuta, la nostra istruzione e la nostra formazione al passo con i tempi, allora potremo anche pensare alle buche nelle strade. Ora è il momento di pensare al nostro futuro.

Elisa Meloni – Capolista di Volt nella lista SVOLTA! a sostegno di Eugenio Giani Presidente



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