[ Toscana ] Guide turistiche lanciano un appello ai candidati presidente della Regione Toscana

«Come associazione Guide Turistiche Italiane, radicate anche in Toscana, regione in cui io stesso risiedo e lavoro, chiedo ai candidati Governatori, che ho portato a conoscenza delle nostre istanze, di farsi concretamente carico del turismo, che non può essere solo una bella parola accostata ad arte e bellezza. Il comparto del turismo, anche in Toscana, sta soffrendo enormemente. A patire sono soprattutto le città d'arte, da Firenze a Lucca, Pisa, dove non fanno più tappa gli stranieri e dove non hanno deciso di trascorrere le proprie vacanze gli italiani, che sempre desiderosi di raggiungere altre mete sono saliti su aerei che li hanno portati altrove. E così, a pagarne le spese sono state le strutture ricettive, i musei vuoti e noi guide turistiche abilitate. Noi che siamo divulgatori di conoscenza, storia, costume, che non possiamo essere sostituiti da un App e neanche da un catalogo. Noi che da anni sosteniamo l'utilità di un patentino nazionale, riconosciuto da una legge del 2013 rimasta fin qui inapplicata.

In Italia non c'è un elenco nazionale delle guide. Questo significa che non solo noi non riusciamo a contarci, ma che in un contesto di emergenza sanitaria come quello del coronavirus, le istituzioni non sono in grado di stabilire quante risorse mettere a nostra disposizione alla voce 'sostegno al reddito'. Siamo lavoratori percepiti come 'ibridi', pensati con l'ombrello in mano davanti al Duomo per richiamare i gruppi di turisti. Nulla di più sbagliato. Noi ci formiamo, informiamo, studiamo. Ci è chiaro che la Regione Toscana non può fare tutto da sola, a livello Italia, ma lo è altrettanto che per l'importanza che riveste può spronare il Governo. Al futuro Presidente noi chiediamo l'impegno per il raggiungimento di tre obiettivi: primo, riconoscimento concreto della guida nazionale; secondo, elenco nazionale di noi professionisti abilitati, considerando che la stessa Europa vuole una categoria ben definita; terzo, diventare interlocutori della Regione. La Toscana merita di essere ulteriormente valorizzata e questo avviene anche attraverso la nostra professione».

Simone Fiderigo Franci, Presidente GTI



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