Airc-Fondazione CrFirenze, 5 milioni investiti per la ricerca sul cancro in Toscana

Potenziamento tecnologico delle strutture di ricerca, creazione di un network scientifico e sostegno al lavoro dei giovani ricercatori sono i principali obiettivi raggiunti in Toscana grazie alla sinergia tra Fondazione AIRC e Fondazione CR Firenze, nata nel 2016 con l’intento di promuovere e sostenere la migliore ricerca sul cancro nell’area di Firenze, Empoli e Prato. In quattro anni di proficua collaborazione, le due istituzioni hanno messo a disposizione della comunità scientifica del territorio oltre 5 milioni di euro per sostenere innovativi progetti di ricerca oncologica.

Dall’alleanza delle due Fondazioni è nato nel 2016 il bando congiunto Multi-User Equipment, con l’obiettivo di mettere a disposizione della comunità scientifica apparecchiature d’avanguardia ad altissima tecnologia per implementare le attività di ricerca coinvolte: tra i macchinari acquistati, uno per lo studio del metabolismo cellulare, uno spettrometro di massa e una stazione di imaging fotoacustica per lo studio di modelli pre-clinici. L’investimento congiunto ha consentito, inoltre, di sostenere tre programmi di ricerca di durata triennale – coordinati dai ricercatori dell’Università di Firenze Paola Chiarugi, Annarosa Arcangeli, Luigi Messori – che hanno portato, ad oggi, al coinvolgimento di 20 diversi gruppi di ricerca sul territorio.

Dall’inizio di questa collaborazione, inoltre, sono stati sostenuti 25 progetti di ricerca:
- 2 My First AIRC Grant presso l’Azienda USL Toscana Centro, guidati da giovani ricercatori che hanno potuto così misurarsi con la loro prima esperienza di coordinamento di un team di ricerca;
- 13 Investigator Grant presso l’Università di Firenze, l’ISPO di Firenze e l’Azienda USL Toscana Centro: si tratta di progetti innovativi della durata di cinque anni, guidati da ricercatori con una solida esperienza;
- 8 borse di studio triennali per giovani ricercatori in formazione presso l’Università di Firenze;
- 2 borse di studio per l’estero per giovani ricercatori, per periodi di perfezionamento presso il Dana Farber Institute e Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston.

I risultati ottenuti dai ricercatori dimostrano l’efficacia di un modello di collaborazione di successo che si è tradotto in un potenziamento significativo delle strutture di ricerca del territorio al servizio della comunità scientifica nazionale e in concrete opportunità di lavoro per più di 100 ricercatori, di cui oltre la metà con meno di 40 anni, che, grazie alle risorse messe a disposizione, hanno potuto svolgere il proprio lavoro di ricerca e favorire la collaborazione tra diversi gruppi di ricerca in Toscana. Dalle ricerche sono emerse finora 50 pubblicazioni su riviste scientifiche di alto profilo, che testimoniano il valore degli studi sostenuti dalle due Fondazioni e confermano la qualità della produzione scientifica toscana.

Ne è un esempio lo studio di Luca Malorni, medico e ricercatore sostenuto da Fondazione AIRC presso l’Azienda USL Toscana Centro: i risultati ottenuti hanno messo in luce il ruolo di un nuovo biomarcatore per predire l’efficacia della terapia (con inibitori di CDK4 e CDK6) nelle donne con tumore del seno metastatico e recettori ormonali positivi. I risultati dello studio sono stati pubblicati a gennaio 2020 sulla rivista Clinical Cancer Research.

“La collaborazione con Fondazione CR Firenze si è rivelata strategica e rappresenta oggi un modello di straordinaria efficacia, riproducibile su tutto il territorio nazionale – afferma Federico Caligaris Cappio, Direttore scientifico di Fondazione AIRC – con la Fondazione CR Firenze condividiamo l’obiettivo di sostenere le carriere dei giovani talenti della scienza del nostro Paese, mettendo a disposizione risorse e strumenti di qualità. Fondazione CR Firenze si è affidata con fiducia al metodo di ‘peer review’ di AIRC basato su una selezione rigorosa, trasparente e meritocratica dei progetti di ricerca attraverso la valutazione da parte di revisori indipendenti, scelti tra i massimi esperti in ambito oncologico”.

‘’Sono passati quattro anni – dichiara il Direttore generale di Fondazione CR Firenze Gabriele Gori - dalle prime iniziative realizzate in sinergia con AIRC e oggi possiamo, con soddisfazione, rendere conto dei primi risultati raggiunti. La nostra Fondazione investe tradizionalmente molte risorse nella ricerca scientifica e nella ricerca medica. Avviando la collaborazione con la Fondazione AIRC il nostro obiettivo era quello di potenziare, e in questo caso raddoppiare, le risorse da destinare alla ricerca oncologica fiorentina e di migliorare l’intero processo di valutazione dei progetti introducendo in Fondazione le migliori pratiche di selezione e in particolare quelle della peer review. E così è accaduto: siamo riusciti a offrire alla comunità scientifica fiorentina tre grandi infrastrutture tecnologicamente avanzate e abbiamo supportato le carriere di molti giovani ricercatori grazie a programmi pluriennali in Italia e all’estero. I numeri parlano da soli ma dietro i numeri ci sono le persone, c’è il talento e il lavoro costante di tante donne e uomini che dedicano la loro vita al progresso della scienza e al benessere della comunità’’.

Un modello di collaborazione che anche Anna Marchi Mazzini, Presidente del Comitato AIRC Toscana, si augura possa crescere e consolidarsi sempre di più, per arricchire ulteriormente il vivaio di ricercatori toscani, garantendo così lo sviluppo della migliore ricerca oncologica sul territorio e rendere il cancro sempre più curabile.



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