Bar di Chiesina chiuso dalla polizia, arrestato titolare con 13 kg di marijuana

Venerdì scorso i poliziotti di Pescia assieme alla polizia municipale, vigili del fuoco e personale dell’ASL hanno effettuato un controllo amministrativo presso una sala giochi con annesso bar e caffetteria di Chiesina Uzzanese. Il coordinamento era a cura del dirigente del Commissariato Vice Questore Floriana Gesmundo.

Il locale è solitamente frequentato specie nelle ore serali/notturne da numerosi soggetti provenienti anche da province limitrofe. Nel corso del controllo sono state rilevate diverse violazioni sia dal punto di vista amministrativo che igienico sanitarie, oltre a difformità importanti dell’intero impianto elettrico che di fatto avrebbe potuto arrecare serio pericolo. In più la sala bar era in un'area costruita senza alcuna concessione edilizia, non sanabile, già oggetto di specifica ordinanza di demolizione dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Chiesina. 

All'interno della stanza usata dal titolare come ufficio, accessibile da una scala nascosta, i poliziotti hanno trovato anche un barattolo di vetro con all’interno fluorescenza di marijuana. Altri due barattoli contenenti marijuana erano stati nascosti all’interno dello stesso locale, mentre un ingente quantitativo di marijuana accuratamente conservata in contenitori di vetro (barattoli e damigiane), semi di marijuana, hashish e bilancina di precisione venivano rinvenuti all’interno di un magazzino situato a Massa e Cozzile utilizzato dal 41enne italiano risultato titolare, dove sono stati ricavati dei vani con cartongesso adibiti a deposito di masserizie, deposito stupefacente, locale essiccatoio, serra completa di impianto di irrigazione, riscaldamento ventilato ed illuminazione.

Nell’abitazione i poliziotti trovavano un panetto di hashish. Il quantitativo totale dello stupefacente sequestrato è risultato di circa 13 kg di marijuana e 73 g di hashish. Nel merito al ritrovamento della marijuana il 41enne ha affermato che era stata da lui prodotta in serra nel 2018 senza tuttavia riuscire a dimostrare la regolarità della “produzione” e dello stoccaggio. 

Dopo le formalità di rito, il 41enne di Ponte Buggianese, incensurato, è finito in tato in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, mentre l’immobile utilizzato come magazzino, veniva opportunamente sottoposto a sequestro.

Nella mattinata odierna il G.I.P del Tribunale di Pistoia ha convalidato l’arresto disponendo la misura cautelare degli arresti domiciliari.    

Sono tuttora in corso accertamenti riguardo alle numerose violazioni riscontrate per le quali il titolare dovrà pagare le somme spettanti, in ogni caso il locale dovrà rimanere chiuso sino al ripristino delle condizioni di sicurezza con la messa a norma di tutti gli impianti e delle condizioni igienico sanitarie, compreso l’adeguamento ai protocolli COVID-19 previsti per i locali pubblici.

Nei confronti degli avventori sono state elevate 2 sanzioni amministrative per mancato utilizzo delle mascherine.



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