Reddito di cittadinanza e assegno sociale, denunce per truffa nell'Aretino

Da due anni percepiva l'assegno sociale ma era sconosciuto al fisco e nemmeno più era residente in Italia da diversi anni. Parliamo di assegni per 18 mensilità, oltre 8mila euro intascati senza la titolarità: per questo un uomo di origine straniera è stato denunciato dalla guardia di finanza di Poppi per truffa ai danni dello stato. Anche l'Inps è stata allertata, per l'immediata sospensione dell’erogazione del contributo.

Nello stesso ambito, un'intera famiglia, genitori e figli, sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica, per violazioni alla normativa sul reddito di cittadinanza.

Anche in questo caso, una donna, di origini straniere, residente in Italia da oltre 20 anni, unitamente al proprio nucleo familiare, ha omesso di dichiarare nella DSU (Dichiarazione sostitutiva unica) ai fini ISEE i redditi derivanti dall’attività imprenditoriale del marito, operante nel settore della raccolta di rifiuti ferrosi, così come ha omesso l’indicazione della variazione reddituale e lavorativa del figlio maggiorenne.

Sulla scorta delle attestazioni false, i soggetti hanno percepito indebitamente 10mila euro illegittimi legati al reddito di cittadinanza.

Alla luce di quanto accertato, la donna è stata denunciata anche per falsa attestazione in atto pubblico e uso di atti falsi. Stessa sorte è stata riservata al marito ed al figlio, anch’essi denunciati, per aver omesso informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o della riduzione del beneficio del Reddito di cittadinanza, che ora rischiano la reclusione da uno a tre anni.

L’INPS, interessato dai Finanzieri, ha provveduto immediatamente alla revoca dei benefici concessi, al recupero delle somme indebitamente riscosse ed a comminare le connesse sanzioni amministrative.



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