Santa Croce perde Piero Martini, la sua memoria storica

Santa Croce sull'Arno piange. È scomparso a 75 anni Piero Martini, figura importante per la cittadina del Cuoio non solo per il suo passato in conceria, ma anche e soprattutto per quel che ha significato per tutta Santa Croce. Vedovo, lascia due figli, Michela e Simone. È scomparso oggi, giovedì 12 novembre, all'ospedale di Careggi a Firenze.

Il suo nome è legato allo sport santacrocese, sia al Tennis Club - fu tra i primi soci - sia ai Lupi per la pallavolo. Era inoltre un grande subacqueo. Come detto aveva lavorato molto in conceria (fu tra i fondatori della Nilo), ma è stato un pilastro pure del Carnevale Santacrocese.

Piero Martini era però la memoria di Santa Croce. Guardava ogni foto, pur di decenni e decenni fa, e riconosceva i volti, sapeva i soprannomi. Era un appiglio per la comunità santacrocese ogni qual volta c'era da ricordare qualcosa sulla Santa Croce che fu. Durante il lockdown è stato uno dei più attivi sui social proprio nel ruolo di memoria della cittadina in provincia di Pisa.

Il commento su Facebook del sindaco Giulia Deidda

"Il covid-19 lascia Santa Croce sull'Arno un po' più sola, perché si è portato via Piero Martini, da anni ormai cittadino sanminiatese, ma Santacrocese da sempre. In queste ore sui social sono tante le persone che lo stanno salutando e che stanno esprimendo dolore e rammarico. Chi lo ricorda lo fa con parole belle e buone perché Piero, oltre ad essere il babbo di Simone e Michela, due persone importanti per il Tennis Club Santa Croce, è stato un amico per molti, per tutti una persona attiva nel tessuto sportivo e associativo di Santa Croce, sempre pronto a spendere un sorriso e una parola gentile con tutti. Tanti di noi avranno avuto modo di leggere gli aneddoti e di vedere le fotografie della Santa Croce che fu, con cui Piero ci ha spesso intrattenuti durante i mesi di lockdown, innescando un bel modo di ricordare tempi passati e sentirsi accomunati da qualcosa in un momento in cui eravamo tutti costretti ad una solitudine insopportabile. La scomparsa di Piero ci ricorda ancora una volta che questa malattia è davvero terribile, si porta via i nostri affetti nel modo in cui nessuno vorrebbe, nella solitudine della sofferenza. Il mio pensiero va a Simone e Michela, ai quali voglio stringermi in un abbraccio simbolico così come tutta Santa Croce sta facendo in queste ore. Ciao Piero, dalla tua Santa Croce sull'Arno".



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