Toscana arancione domenica 6 dicembre, la conferma

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Toscana arancione, si va verso un nuovo cambiamento per la nostra regione. Si allentano le misure, che comunque rimangono sopra il livello di guardia. La conferma riguarda domenica 6 dicembre.

"La Toscana sarà zona rossa fino a sabato, da domenica entriamo nell'arancione. Me lo ha detto il ministro Roberto Speranza, è il combinato disposto della lettura del Dpcm e dei dati che abbiamo visionato. Sabato purtroppo però ho paura che i negozi saranno ancora chiusi". Lo ha detto a Rai Radio1 il governatore della Regione Toscana Eugenio Giani, secondo quanto riporta una nota. La notizia ha provocato reazioni, soprattutto in politica da parte del centrodestra.

Qui il vademecum su cosa è possibile fare in zona arancione


Erica Mazzetti (Forza Italia): "Toscana arancione, Giani fa promesse che non sa mantenere"

"Era lo scorso 27 novembre quando in un videomessaggio su Facebook, il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, in merito all'emergenza coronavirus dichiarava: "Venerdì 4 dicembre, il Ministro potrà firmare l'Ordinanza che riporta la Toscana arancione. Dobbiamo avere la pazienza di aspettare questi pochi giorni, dal 4 Dicembre la Toscana potrà rientrare in una zona che permette di allentare la morsa e la chiusura degli spostamenti",azzardando anche "un'autorizzazione ponte " per aprire il fine settimana anche se il DPCM governativo non era attivo,illudendo i commercianti ed artigiani già esausti. Peccato che oggi con altrettanta chiarezza e leggerezza emerga tutt'altra verità: saremo una Regione Arancione dal 6 dicembre, perdendo così un altro week end utile per far ripartire l'economia locale. Ancora una volta il Governatore Giani fa promesse da marinaio! Peccato che stavolta il danno sia enorme perchè non stiamo parlando di annunci da campagna elettorale, ma del futuro del tessuto economico e sociale della nostra Regione. I Toscani da settimane attendono la possibilità di tornare a muoversi quantomeno nel proprio comune di residenza e di ridare vita alle attività lavorative congelate dalla zona rossa. Illudere i cittadini e gli esercenti in questo modo è inaccettabile."

"Di questo passo, il Presidente Giani ci farà rimpiangere l'ex Governatore Enrico Rossi, che aveva i suoi grandi difetti, ma almeno non si perdeva mille annunci inutili ed illusori. Siamo in un momento in cui nessuno può permettersi passi falsi figuriamoci chi ricopre responsabilità apicali. Esercenti, Ristoratori, Bar , Estetiste aspettano a gloria di tornare a vivere. Ancora una volta Giani dimostra di non essere così influente sul suo Governo Nazionale. Questo andando avanti con il tempo sarà sempre più un problema. La Toscana è evidente "pesa meno" rispetto ad altre regioni, capaci di chiedere ed ottenere. Giani prenda qualche ripetizione dal suo collega De Luca della Campania molto più abile nel portare a casa risultati e battaglie per il suo territorio. Noi siamo ottimisti e per il bene del popolo toscano speriamo sempre in un "lampo di genio" del Governo Regionale e Nazionale affinchè sia trovata una forma istituzionale che consenta da domani alle attività in tutta sicurezza di riaprire. Se accadrà ciò saremo i primi a collaborare per il buon esito"

Tozzi e Battini (Lega): "Giani corregga il daltonismo PD-M5S"

“Nonostante la Toscana continui a mostrare statistiche di contagio da Covid-19 paragonabili, in molte zone, a quelle di regioni attualmente ‘gialle’, la nostra ‘condizione cromatica’ continuerà a rimanere ‘rossa’ almeno fino al termine di questa settimana. Per tornare ‘gialla’, forse, dal 20 dicembre. Tutto ciò accade nell’assordante silenzio delle Istituzioni locali e con buona pace – si fa per dire - dei nostri imprenditori, sempre più colpiti dalla crisi. E’ ora di invertire la rotta e correggere il ‘daltonismo’ di chi ci governa”.

Così il consigliere comunale della Lega a Empoli Vittorio Battini, insieme alla consigliera regionale Elisa Tozzi, commenta l’impasse in cui si trova la Toscana e in particolare la zona dell’Empolese, sottoposta alle rigide limitazioni previste per le zone rosse nonostante abbia ormai 'numeri' da zona gialla.

“Ciò che spaventa maggiormente tanto le attività produttive e commerciali quanto i miei concittadini – prosegue il consigliere – è il fatto che dopo un mese di chiusure di bar, ristoranti e negozi di quasi tutti i tipi, e nonostante i numeri relativi ai contagi siano ulteriormente scesi, ci si ritrovi ancora una volta impotenti di fronte all'annuncio governativo di ulteriori misure restrittive in vista delle prossime festività natalizie. Di fronte a questo scenario funesto, il passaggio previsto per la Toscana dalla zona ‘rossa’ a quella ‘arancione’ annunciata dal governatore Giani per il 6 dicembre, non ci rinfranca affatto”.

“Imbrigliando e soffocando le festività natalizie infatti – spiega Battini - si affosserà ulteriormente, a livello finanziario ma anche psicologico, un'intera popolazione che già soffre terribilmente per la depressione economica e sociale in atto. Una popolazione le cui città, solitamente invase in questo periodo dell'anno da turisti e visitatori, si ritrovano catapultate in una specie di universo parallelo, coperte da un cupo velo di tristezza e solitudine che si riflette nello stato d'animo di ciascuno di noi”.

“Bisogna prevenire i potenziali, disastrosi effetti di questa depressione economica e sociale – sottolinea il consigliere comunale leghista -. Innanzitutto, il ruolo delle istituzioni deve essere quello di evitare che i cittadini si abituino a un contesto così privo di socialità e colmo di tristezza, cosa che sta purtroppo accadendo, giorno dopo giorno”.

“E poi – aggiunge la consigliera regionale Elisa Tozzi - bisogna realmente avviare la ‘Fase 2’, cioè pianificare la ripresa economica creando i presupposti affinché i settori produttivi vengano sostenuti con agevolazioni burocratiche e sgravi fiscali concreti”.

“Tutto ciò, però, può iniziare a realizzarsi solo riportando la nostra Regione nella corretta ‘fascia cromatica’: per questo ci auguriamo che il presidente Giani riesca per una volta, almeno per una volta, ad alzare la voce e battere i pugni sul tavolo a Roma, nel nome nell'interesse dei cittadini empolesi e toscani. Se non è riuscito ad anticipare il ritorno in ‘arancione’, cerchi almeno di riportarci in ‘giallo’ prima del 20 dicembre”, concludono Tozzi e Battini.

Confcommercio Pisa: "Toscana da zona gialla: stufi di aspettare Godot, riaprire subito"

“Riaprire, riaprire, e ancora riaprire. La Toscana non può continuare ad aspettare invano Godot in una situazione drammatica come questa”. Lo ripete fino alla noia il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli: “Temporeggiare in questo modo è inaccettabile, la Toscana ha numeri di contagio da zona gialla e come tale deve essere dichiarata subito. Repentino fu il passaggio da gialla e rossa, altrettanto repentino deve essere il percorso contrario. Che cosa stiamo aspettando ancora, quando migliaia di negozi, attività commerciali, mercati vivono una emergenza epocale ed hanno uno straordinario bisogno di tornare a lavorare per salvare la propria impresa?”

La presidente di Confcommercio Federica Grassini punta risoluta il dito contro la burocrazia: “E' facile per chi ha lo stipendio sicuro, e penso soprattutto ai papaveri di Stato e ai tanti burocrati delle regioni, dire agli altri di stare a casa ed ha straordinariamente ragione il filosofo Cacciari quando afferma che è intollerabile che questa crisi la paghi solo metà della popolazione, imprenditori, autonomi, partite Iva, professionisti. La burocrazia era nata per rendere efficiente lo Stato al servizio dei cittadini e invece si è trasformata in un mostro autoreferenziale che uccide l'economia e le imprese, e umilia i cittadini trattandoli da sudditi. Le più affidabili statistiche internazionali ci dicono che la burocrazia italiana è da zona retrocessione, se è vero che nell'ultimo rapporto Ocse, l'Italia scivola in terz'ultima posizione, 33esima su 36 paesi.

Un fiasco assoluto, che con lo scoppiare della pandemia rischia di portarci dritti dritti al default. Eppure, se l'Italia avesse la stessa qualità dell'amministrazione della Germania, in dieci anni nostro prodotto interno lordo sarebbe stato più elevato di 70 miliardi di euro”.

“Se chi ha il dovere di prendere decisioni non si sveglia una volta per tutte, e si assume la responsabilità di scelte opportune e di buonsenso, la situazione rischia di sfuggire di mano e credo che nessuno possa sentirsi garantito in eterno” - conclude il direttore Pieragnoli: “Salute ed economia possono andare di pari passo e tutti gli immunologi ci spiegano che il contagio avviene in famiglia e non nei negozi che sono luoghi sicuri. I protocolli di sicurezza sono stati stilati e sottoscritti, le imprese hanno investito e hanno l'interesse a farli rispettare, la curva dei contagi è scesa, ci sono tutte le condizioni necessarie e sufficienti per riportare subito, adesso, la Toscana in zona gialla”.

Cna Toscana: "Grave danno perdere il primo weekend di Natale"

“Con la Toscana in zona rossa fino a domenica, perderemo l’intero primo weekend natalizio, quello del ponte dell’Immacolata e questo si tradurrà in un ulteriore grave danno per le attività economiche, che rispetto allo stesso periodo del 2019 avranno una flessione degli incassi superiore al 60%”. A dirlo è Luca Tonini, presidente di CNA Toscana, in merito al nuovo Dpcm che classifica i livelli di rischio delle regioni. “Poteva essere una buona occasione per aiutare le imprese, in questo momento di difficoltà, adottando regole ferree sugli accessi e sulla sicurezza - prosegue Tonini. - Purtroppo non sarà così e anche le timide prenotazioni turistiche che stavamo iniziando a vedere in questi giorni, verranno cancellate. La sensazione è che si sia persa un’occasione per dare ossigeno a settori come turismo, commercio e artigianato, che sono stati tra i più colpiti da questa crisi. La priorità deve sempre essere la tutela della salute, ma con i dati sui contagi in forte miglioramento, rispetto alle scorse settimane, ci aspettavamo qualcosa in più”.



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