Sinistra Italiana propone un patto toscano per la gestione dei servizi pubblici

Il progetto della giunta della Regione Toscana di costituire una Società per azioni Regionale multiutility quotata in borsa per gestire servizi di acqua, rifiuti ed energia è un errore grave e rischia di essere un furto nei confronti delle toscane e toscani.

Sinistra Italiana propone la costruzione di un Patto per i Servizi Pubblici Toscani da promuovere insieme con tutte le forze politiche di Sinistra, progressiste, liste civiche, sindacati, i movimenti, gli enti locali.

E' necessario coinvolgere nella discussione i consigli comunali, il consiglio regionale, portare il dibattito a conoscenza dei cittadini, bisogna creare mobilitazione per crescere informazione e consapevolezza. Con questa scelta si calpesta anche la volontà popolare espressa con il referendum per la ripubblicizzazione dell'acqua del 2011.

Per costruire una proposta alternativa GIOVEDÌ' 28 Gennaio 2021 ore 18 in diretta Fb su SINISTRA ITALIANA TOSCANA ne parliamo con :

Maurizio Brotini Segretario Regionale CGIL Toscana

Massimo Graziani - Segretario Regionale UIL Toscana

Tommaso Fattori - Toscana a Sinistra

Ivan Moscardi - Presidente Consiglio Comunale di Sesto Fiorentino

Irene Galletti - consigliera regionale M5S Toscana

Silvia Noferi - consigliera regionale M5S Toscana

Leonardo Becheri - Rifondazione comunista Toscana

coordina

Tommaso Panigada Sinistra italiana Toscana.

Il controllo di queste attività e dei beni in conto capitale pubblico passerebbe nelle mani della finanza, l’azienda di cui si parla sarebbe facilmente scalabile, sottoposta alle oscillazioni del mercato borsistico, e certamente non in grado di garantire alla Toscana servizi efficienti e capacità di cura di beni comuni vitali per noi e per le generazioni che verranno.

L'acqua è un bene primario e diritto inalienabile per l'umanità, i rifiuti civili (invece che contribuire con il loro volume alla massimizzazione del fatturato di una Holding) devono essere diminuiti e valorizzati nella loro materia prima seconda con la raccolta differenziata , ed infine il consumo del gas di rete deve essere ridotto grazie a precise scelte basate anche su una edilizia moderna a basso consumo energetico e in grado di utilizzare fonti di energia alternativa.

I cittadini toscani meritano di sapere con chiarezza e dati su come si intende garantire con la semplice quotazione in borsa la diminuzione delle tariffe, gli investimenti, la liquidazione dei soci privati e la generazione di dividendi per gli investitori internazionali, istituzionali o retail che finanziano queste operazioni e controllano.

Inoltre non è chiaro se questa operazione è volta a cambiare gestore e sostituire Acea con gli altri soggetti già presenti in Toscana nel gas e nei rifiuti come Italgas, Iren, Hera, Enel gas o vogliono davvero liquidare tutti.

Non si possono sottovalutare le ripercussioni per migliaia di addetti di una società così ampia (possibili collocazioni punitive per lavoratori scomodi, condizioni salariali non omogenee in un contenitore e, perdita delle residue conoscenze del territorio).

 

Sinistra Italiana Toscana



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