Scippi di smartphone, fermato appena sceso dalla tramvia

Scippi e rapine di smartphone: la Polizia di Stato ferma il presunto autore di un episodio appena sceso dalla tramvia

Mercoledì notte la polizia di Firenze ha fermato un cittadino del Gambia di 22 anni gravemente indiziato di un furto con strappo, aggravato dal fatto di aver approfittato di circostanze di tempo e di luogo tali da ostacolare la difesa della vittima.

Lo scippo è avvenuto poco prima delle 23.00 di martedì scorso a Novoli dove, a causa della stagione fredda e delle restrizioni anti Covid-19, in strada non c’era nessuno che potesse aiutare la malcapitata.

Quest’ultima, una donna di origine romena, era in via Valdichiana quando si è trovata di fronte un uomo che le ha sbarrato il cammino e afferrato il telefono cellulare che aveva in mano.

La vittima ha anche tentato di opporsi allo strappo, ma dopo un breve tira e molla con lo scippatore, è stata costretta a lasciare la presa.

Non avendo modo di dare l’allarme al 112 NUE, la donna ha inseguito il malvivente fino a via di Novoli fino a perderlo di vista.

Senza rendersene conto, l’uomo ha attirato l’attenzione dei “Falchi” della Squadra Mobile, appostati in servizio di prevenzione contro i reati predatori, mentre, cellulare alla mano, stava salendo, alcuni minuti dopo, sulla tramvia diretta in centro.

Gli investigatori hanno seguito il convoglio fino a via Alamanni dove il sospetto, una volta sceso, è stato bloccato.

Durante il controllo è subito emerso che lo smartphone che il fermato aveva in mano non era il suo: sullo schermo c’era l’immagine di una bambina e la maggior parte della rubrica era in lingua rumena.

In pochi attimi i poliziotti hanno rintracciato la legittima proprietaria del cellulare scippato a Novoli e le hanno così restituito il maltolto.

Il 22enne gambiano, senza fissa dimora e già noto alle Forze di Polizia, è finito invece a Sollicciano

Ieri mattina il Gip del Tribunale di Firenze, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo toscano, ha convalidato il fermo dell’indagato.

La Squadra Mobile è ora a lavoro per verificare eventuali responsabilità dell’uomo in altri analoghi episodi avvenuti in città nei giorni scorsi.



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