Moschea Firenze, Forza Italia chiede chiarezza a Nardella

foto di archivio

Il Responsabile Enti locali di Forza Italia Firenze, Davide Bisconti insieme al Responsabile Dipartimento Sicurezza di Forza Italia Firenze Giulio Sbal ed alla Responsabile Comunicazione di Forza Italia Firenze, Elena Rossi, si rivolgono a Nardella per chiedere chiarezza sulla Moschea.

"Le affermazioni apparse nei giorni scorsi in un'intervista su di un noto quotidiano locale, dell'Imam Izzedin Elzir meritano da parte di Forza Italia una replica chiara. Abbiamo infatti l'impressione che l'Imam si rivolga al Comune di Firenze come ad una Agenzia Immobiliare, chiedendo spazi per la sua Comunità Islamica. L'Ufficio del Sindaco Nardella o dell'Assessore Martini non ci risulta affiggano avvisi come "AFFITTASI" o "VENDESI". Crediamo che l'Imam stia prendendosi delle libertà a parole poco rispettose di un Ente Locale e di tutti i cittadini che esso rappresenta. Non possiamo poi accettare la provocazione dell'Imam quando sostanzialmente manda un "aut aut" al Sindaco Nardella della serie: o mi ascolta o non mi avrà più come unico interlocutore.  Nessuno può ricattare politicamente il Primo Cittadino, tantomeno chi da anni dice di voler costruire una Moschea a Firenze senza avere mai in mano una soluzione, ma soltanto pagine di quotidiani da riempire con i suoi sogni e le sue richieste. Come quando negli anni scorsi dichiarò di aver ricevuto una donazione dal Qatar di 25 milioni di euro, tramite la Ong Qatar Charity, per la costruzione di 33 moschee in Italia. Perché chiede aiuto l'Imam se potrebbe far tutto da solo? Mistero."

"Forza Italia rinnova il suo appello al Sindaco Nardella e all'Assessore Martini con delega ai rapporti con le confessioni religiose, affinché si convochi rapidamente un Tavolo comunale con tutte le forze politiche di maggioranza ed opposizione presenti in consiglio, per discutere del tema Moschea e fare chiarezza. Il dialogo con l'Islam, auspicabile e nobile, non può però principiare dal permettere la costruzione di una moschea. Deve invece iniziare da valori condivisibili a livello naturale (che è ciò che veramente ci unisce, mentre le fedi ci separano), dai diritti naturali dell'uomo, dalla libertà religiosa, dalla pari dignità tra uomo e donna, dalla necessità di distinguere la sfera religiosa da quella politica, per non rischiare di scadere facilmente in un fondamentalismo politico ammantato di religiosità. Partire invece dalla moschea è come iniziare la costruzione di una casa dal tetto anziché dalle fondamenta.”

Fonte: Ufficio Stampa



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