Presentazione del libro di Testa Sinistra Civica Ecologista Siena: iniziativa inopportuna

“Presentare un libro, anche e soprattutto quando discute tesi controverse, va sempre bene. È stato così anche per quello di Chicco Testa dal titolo “Elogio della crescita felice. Contro l’integralismo ecologico”, presentato nella sede della Regione Toscana, ospite il Presidente Eugenio Giani. Va un po’ meno bene se l’occasione culturale coincide con il contesto temporale nel quale la Regione dovrà decidere su un progetto che si è sostenuto. È di nuovo il caso di Chicco Testa che, nell’esemplificare quello che per lui è l’integralismo ecologico, ha insistito su un caso ben specifico, quello della centrale per l’energia geotermica Val di Paglia fra la Val d’Orcia e l’Amiata. Non intendiamo, in questa sede, entrare nel merito del progetto, ma solo ricordare che la Giunta Regionale della Toscana dovrà fra poco esprimersi sul progetto a seguito della Valutazione d’Impatto Ambientale (sulla quale già due volte si è espressa negativamente la Soprintendenza per i Beni Paesaggistici, per il contrasto con i vincoli paesaggistici, le preesistenze archeologiche, i “coni visivi” e la tutela delle sorgenti termali)”.

Inizia così il documento redatto dal coordinamento provinciale senese di Sinistra civica ecologista, che il Coordinamento toscano fa propria, e rilancia in ambito regionale.

“Appare quanto meno inopportuno – prosegue la nota - che in questa situazione Chicco Testa abbia voluto appoggiare il progetto della società di cui è stato fino a cinque mesi fa Presidente del CdA: la Sorgenia spa, infatti, ne è infatti titolare e presentatrice. Egualmente da stigmatizzare ci è sembrato l'attacco di Testa alla Soprintendenza, che, a dire dell'autore del libro, subirebbe il condizionamento delle Associazioni ambientalistiche locali. Inoltre, ci permettiamo di sollevare dubbi sull'opportunità che la cosa avvenisse nella sede istituzionale della Regione alla presenza del suo Presidente. Ora, noi siamo sicuri che Giani saprà garantire l’autonomia di espressione della sua Giunta sulla base della libera valutazione dei tecnici regionali e delle altre competenze specialistiche coinvolte. Questo è importante perché il problema dell’ambientalismo non è il suo integralismo (che caso mai riguarda frange davvero minoritarie di questo grande movimento che ha cambiato la percezione dei grandi problemi del pianeta anche in istituzioni come la Commissione Europea di Ursula von der Leyen), né quello di essere contrario allo sviluppo tecnologico e all'innovazione (all’opposto l’ambientalismo ha promosso in questi anni le maggiori innovazioni di prodotto e di processo), bensì quello del “come fare” le scelte. Per questo è necessario considerare una prospettiva di responsabilità che vada oltre la prossimità spazio-temporale, che coinvolga la giustizia intergenerazionale e, soprattutto, che fondi la propria efficacia sulla misurazione dell’impatto di quelle scelte, sul breve e lungo periodo.

Tuttavia non possiamo non stigmatizzare l’inopportunità del discorso di Chicco Testa, che forse al suo arco avrebbe avuto migliori frecce per convincere gli enti territoriali e la Regione Toscana della bontà del progetto in questione, che non quello di usare l’occasione della presentazione del suo libro”.

Fonte: Ufficio Stampa



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